San Marino, la questione neve. Interpellanza Upr

San Marino, la questione neve. Interpellanza Upr

INTERPELLANZA
“C’era una volta la neve”
Il Paese in tilt per l’ondata di maltempo
La Repubblica di San Marino è uno Stato nel quale i rigori dell’inverno sono un fatto usuale e decisamente normale.
Ciò è ancora più usuale in questo periodo nell’anno in cui i cosidetti “nevoni di Sant’Agata” appartengono alla tradizione sammarinese.
Nonostante i continui annunci, lanciati più volte in questi dai climatologi, le previsioni del tempo precise in questo caso per tempi, modalità e addirittura quantità di neve, l’ondata di freddo che si è abbattuta su San Marino dal 31 gennaio ha messo il ginocchio il Paese.
Il prologo il tardo pomeriggio del 31 gennaio quando la prima nevicata e ghiaccio hanno mandato in tilt la circolazione stradale.
Il fatto strano è che mentre le autorità preposte (Azienda Autonoma di Produzione e Governo) snocciolavano orgogliose le cifre delle potenzialità messe in campo per fronteggiare il maltempo al caldo dei loro uffici, la gente era in auto, in strada, in coda, con mezzi in grave difficoltà.
I mezzi spargisale volatilizzati.
Gravi disagi confermati anche da una nota delle forze dell’ordine in cui si segnalava che diverse strade a ridosso del centro storico erano ghiacciate e hanno dato origine a piccoli incidenti.
Mercoledì 1 febbraio la situazione si è ripetuta in peggio.
Autobus pubblici e mezzi della protezione civile bloccati nei posteggi fino a inizio mattinata, mezzi per la pulizia delle strade latitanti, le strade secondarie in numerose parti del territorio chiuse per la neve senza che i mezzi preposti siano transitati per la pulizia.
Numerosi i disagi per i cittadini in auto, per raggiungere i posti di lavoro, per transitare sulla rete viaria.
Anche in questo caso le autorità latitanti, nessuna comunicazione ai cittadini se non attraverso qualche mass media, il Governo decide prima di chiudere le scuole il 2 febbraio e poi a sorpresa nel tardo pomeriggio chiusura anche degli uffici pubblici.
Chiudere gli Uffici Pubblici causa neve – è un fatto inedito per San Marino e testimonia l’impreparazione delle autorità a gestire questo evento climatologico, acuto per intensità, ma non inedito per San Marino.
A memoria è difficile ricordare la chiusura degli uffici statali per un evento del genere e ciò è la testimonianza dell’assoluta disorganizzazione, incapacità di gestire l’evento.
L’Unione per la Repubblica, facendosi portatrice del forte scontento dei cittadini a fronte di questa manifesta incapacità a gestire tale evento chiede di conoscere:
–      Il piano dettagliato relativo ai mezzi  – personale impiegato per la gestione del piano neve dal 31 gennaio a oggi;
–      Se il 1 febbraio 2012 tutti i dirigenti / responsabili dei servizi neve erano in regolare servizio;
–        Se è stata allestita una cabina di regia della protezione civile per gestire la fase di emergenza;
–       Perché il Governo non ha messo in campo strumenti di comunicazione adeguati per informare i cittadini;
?       Perché i mezzi di pulizia delle strade non hanno operato il 1 febbraio per liberare dalla neve le strade secondarie;
?       Quali sono le motivazioni che hanno indotto il governo a disporre la chiusura degli uffici pubblici;
–       A quanto ammontano i danni per i disservizi provocati e per la chiusura degli uffici pubblici.
L’Unione per la Repubblica auspica che a fronte di questa ennesima debacle del Governo, incapace anche di gestire una nevicata copiosa, si evidenzino le responsabilità.
Vi è da rilevare anche che per un Paese in difficoltà quanto sta avvenendo ha un costo in termini economici e la chiusura degli uffici pubblici non è un segnale incoraggiante anche rispetto ai settori economici privati che il 2 febbraio – seppure con difficoltà – opereranno.
Di fronte a quanto accaduto e ancora probabilmente accadrà anche nella giornata odierna si può solo concludere dicendo: C’era una volta la neve.
I consiglieri
Giovanni Lonfernini
Pier Marino Menicucci
Pier Marino Mularoni

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