San Marino. La riflessione di Giovanni Giardi: “Speranza dalle donne nelle istituzioni europee?”

San Marino. La riflessione di Giovanni Giardi: “Speranza dalle donne nelle istituzioni europee?”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la riflessione di Giovanni Giardi:

“Povero mondo…

speranza dalle donne nelle istituzioni europee?

Festività natalizie e inizio dell’anno nuovo all’insegna degli insopportabili luoghi comuni e poca attenzione pubblica ai problemi drammatici del mondo: 50 Premi Nobel e il Papa chiedono tagli alle spese per le armi, ma la spesa globale per la guerra raddoppia negli anni (basterebbe per risolvere tutti i problemi di povertà del mondo); il pregiudicato ed ex esponente della P2 Berlusconi osa presentarsi candidato alla presidenza della Repubblica italiana suscitando le reazioni di tanta gente per bene e di centinaia di giuristi; la Nato vuole portare armi strategiche ai confini della Russia e lei non cerca altro per avere un alibi per trascinare l’Europa in una catastrofe; c’è gente che di fronte ad una epidemia gravissima sembra preferisca ignorare la scienza e vorrebbe comportamenti liberi come ai tempi della peste medioevale.  

Che dire? Non do giudizi perché sono problemi complessi, ma perplessità e grosse preoccupazioni sì.

Localmente la frustrazione di sentire che il Paese è stato trascinato alla rovina anche da chi ha preso soldi in banca senza restituirli, soldi che adesso dobbiamo pagare tutti noi senza poter sapere neanche i nomi. Chi denuncia queste situazioni (es. Marino Cecchetti, Orietta Ceccoli, a parte l’opposizione) sembrano profeti nel deserto. Che Paese siamo? Perché questa omertà?

Una grande soddisfazione perché in Europa le istituzioni sono state affidate a grandi donne: riusciranno a dare una svolta alle scelte della politica internazionale?

Le reazioni delle donne italiane e sammarinesi sono di frustrante confronto. Il problema incrocia il momento di attesa della legge dovuta dopo il grande risultato del referendum per la depenalizzazione dell’aborto. Non circolano informazioni, ma come dicevo durante la campagna elettorale, bisogna che la legge non riguardi solo il problema specifico della depenalizzazione, ma quello della maternità consapevole e, come continua a dirci Dacia Maraini, quello della creazione di una società più a misura di donna. Quindi una legge, anche eventualmente con norme parallele a quella sulla depenalizzazione, per creare una società più a misura di donna: servizi, informazione, sostegni e supporti alla maternità ed educazione dei maschi: una cultura nuova che risolverebbero anche il problema dell’accesso della donna alla politica e quindi a ruoli oggi appannaggio dei maschi”.

Giovanni Giardi

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy