San Marino Oggi: Riforma Fisco, pagano dipendenti e pensionati
La centrale Sindacale non ha solo esternato a parole e ai cronisti il proprio malumore (eufemismo) ma conscia del ruolo prima di lanciarsi in grida di battaglia aveva emesso un comunicato ‘ragionato’ sulla situazione che verrà a crearsi se la Riforma sarà (lo sarà?) approvata nel consiglio presubilmente di fine agosto. Leggendo, da precisiazione a precisazione, si ricava che la Csu ritiene trattarsi di un vero e proprio salasso per i lavoratori con un reddito medio (“tassazione addirittura sestuplicata”) aggravato dalla mancanza di strumenti atti ad accertare fino in fondo i redditi. Insomma dice la csu: “confermato il vecchio e inadeguatosiste- ma che permette elusione ed evasione di massa”. Massa? Quindi sono tanti, praticamente un terzo dei sammarinesi se 20 mila sono i lavoratori dipedenti. Ma entriamo nel dettaglio. Si legge nella nota csdl-cdls: “le opportunità di sviluppo si incrociano con una moderna legge fiscale che chiuda definitavamente con il passato, con una economia opaca, da flussi economici oscuri e da assenza di regole e controlli. Emblema i circa 200 milioni di monofase sottratti al bilancio pubblico ma anche a un sistema fiscale che di fatto permette una diffusa elusione”.
Nel dettaglio, prima della crisi economica, su 6.500 soggetti economici in 2.050 dichiaravano redditi inferiori a zero, in mille redditi sotto i 5 mila euro”. Riformare il fisco significa “Lotta all’evasione fiscale. Ma come farla senza gli srumenti adeguati?”. (…)