La Serenissima. Grandi manovre nelle “segrete” del Palazzo: i “SocialBerti” rafforzano Rete, ma mandano in fibrillazione il Pdcs
ENRICO LAZZARI – (…) A innalzare i toni e rendere meno oscure le manovre “sottobanco” ci ha pensato la crisi interna a Npr, forza politica di centrosinistra che vanta due segretari di Stato e otto consiglieri. Il gruppo, composto da quattro correnti (Ps, “area-Berti”, Psd e Md), è imploso dividendosi in due tronconi, di cui uno, quello dei cosiddetti “ribelli” che contano quattro seggi, privo di rappresentanza in seno al governo. Un aspetto non da poco, perché se è vero che la maggioranza è talmente ampia da assorbire senza patemi la fuoriuscita di quattro consiglieri, Denise Bronzetti, Giacomo Simoncini e i fratelli Berti, l’equilibrio politico della stessa subirebbe un verso scossone. Infatti, se fino a ieri il Pdcs, forte di 21 seggi consiliari, poteva garantirsi la maggioranza anche perdendo uno qualunque dei partiti alleati, oggi, senza il nuovo gruppo ironicamente definito i “SocialBerti”, non può più fare a meno di Rete, che quindi acquisisce un peso decisivo nella maggioranza. La calcolatrice è implacabile… 21 democristiani, più 4 fedelissimi di Npr, più 4 di Motus Liberi, uguale 29… Rete, che fino a ieri aveva un ruolo numericamente marginale, diventa indispensabile per la sopravvivenza dell’attuale governo. (…)
Articolo tratto da La Serenissima
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