San Marino. La Serenissima: “La sospensione delle ispezioni scomode era l’obiettivo di chi ha fatto fuori gli organi di vigilanza Bcsm”

San Marino. La Serenissima: “La sospensione delle ispezioni scomode era l’obiettivo di chi ha fatto fuori gli organi di vigilanza Bcsm”

La Serenissima. “Sospendere le ispezioni scomode”, svelato l’obiettivo di chi fa fuori gli organi di vigilanza di Banca Centrale

GIAN MARIA FUIANO – (…) Una voragine enorme si è allargata nel tempo, ma che ha origini lontane risalenti al primo decennio del 2000. Voragini che più volte Banca Centrale ha cercato di denunciare sanzionando gli amministratori di quelle banca, ma che ogni volta la politica ha prontamente fermato. Il caso più eclatante è quello del 2009 quando il governo in carica fece dimettere Stefano Caringi, capo della vigilanza di Banca Centrale. Tale “licenziamento” provocò le dimissioni dell’allora presidente Biagio Bossone e del direttore Luca Papi, generando un terremoto di cui ancor oggi il sistema finanziario e politico sammarinese sta subendo le conseguenze. Il fatto più grave fu la rottura, grave, di ogni rapporto di fiducia con le autorità finanziarie italiane ed europee, rapporto ancora non del tutto recuperato. Il motivo delle dimissioni lo spiegano molto bene Papi e Bossone nella loro lettera: “Interferenze e pressioni esercitate per condizionare l’azione di vigilanza, volte a sospendere ispezioni scomode, concedere autorizzazioni in assenza dei requisiti, ammorbidire interventi e sanzioni”. Per autorizzazioni scomode il riferimento è chiaro al fatto che Caringi stava fortemente “sconsigliando” che Cassa di Risparmio continuasse ad immettere denaro in Delta. Se lo avessero ascoltato, forse la voragine provocata di oltre un miliardo e mezzo di perdite, sarebbe stata più contenuta. (…)

Articolo tratto da La Serenissima

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy