La Serenissima: I segretari Valentini e Lonfernini ritengono indispensabile un’apertura del Paese in tutti i settori / Una piena sovranità da esercitare
per essere protagonista in Europa / Celli (Ps): ‘Ci sarà molto lavoro da fare”. Zafferani (C10): “La politica non sa su quali basi muoversi’
Grande attesa in piazza Bertoldi
per la sintesi politica del segretario
politico del Pdcs, Marco
Gatti, che chiuderà questa sera
alle 21 l’edizione 2015 della Festa
dell’Amicizia.
“Quali vantaggi avrà San Marino
con la firma dell’accordo?” è
invece la domanda che ha aperto
il dibattito politico venerdì sera,
riguardante il percorso di associazione
all’Unione europea intrapreso
da San Marino, nell’ambito
della 42ª Festa dell’Amicizia
del Partito democratico cristiano
sammarinese.
I DUE SEGRETARI – “Vado al
contrario. Vi ricordate quando
eravamo in black list? È isolamento.
È possibile uno sviluppo
di San Marino – ha domandato
il segretario di Stato per gli Affari
Esteri, Pasquale Valentini,
davanti a quasi 3.500 persone
presenti a Serravalle – senza il
riconoscimento dei criteri internazionali?
È indispensabile oggi
un’apertura del Paese in tutti i
settori”.
Per Valentini è necessario “condividere
seriamente cosa sia utile
per lo sviluppo futuro del Paese,
non solo per l’economia ma anche
per l’indipendenza, la libertà
e l’identità da conservare, senza
che essere di San Marino possa
costituire motivo di svantaggio
per i cittadini”. (…)
Piena condivisione delle riflessioni
del collega di governo da
parte del segretario di Stato per
il Turismo, Teodoro Lonfernini
che nel proprio intervento ha
sostenuto che “l’importante è
arrivare preparati al tavolo delle
trattative. Io ho molto piacere
– ha continuato Lonfernini – che
qui alla Festa dell’Amicizia si
apra un dibattito con la nostra
gente su questo tema. Non si
possono fare scelte senza confronto
con la popolazione (…)