Il caso Banca del Titano – San Marino International Bank quale sta emergendo dall’articolo di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino è un’ulteriore prova che la Repubblica di San Marino è stata trasformata, con la complicità della cerchia, nella pattumiera d’Italia come la Terra dei Fuochi, per quanto riguarda la corruzione (emblema della casta).
Emerge, fra l’altro, che anche l’imprenditore immobiliare Raffaele Di Mario, impelagato nella vicenda Tercas (Cassa di Risparmio di Teramo), aveva rapporti diretti con Bdt-Smib.
(…) Il deficit patrimoniale
di Bdt
Dalle carte della Pm
emergono anche interessanti
dati sul ripianamento
del deficit di Bdt:
“Ulteriormente, nella
stessa missiva – prosegue
il documento della
procura romana – l’AIF
rappresentava che la
provvista per ripianare
il deficit patrimoniale e
ripristinare il capitale
sociale della ex BANCA
DEL TITANO, per un
totale di 15,8 milioni di
euro, era stato in maggior
parte formata con fondi
provenienti dalla ORDELL
INVESTMENTS
Ltd (12,9 milioni di
euro) e dalla DIMAFIN
S.p.A. (1 milione di euro),
quest’ultima ora fallita”.
Leggi l’intero articolo di Antonio Fabbri pubblicato dopo le ore 20
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