San Marino. Lavanderia Sammarinese: condannati i soci per appropriazione indebita

San Marino. Lavanderia Sammarinese: condannati i soci per appropriazione indebita

L’Informazione di San Marino

Appropriazione indebita condannati i soci della lavanderia Sammarinese

Padre e figlio accusati di aver preso 140mila euro. Già annunciato appello. Assolto il russo accusato di riciclaggio

Antonio Fabbri 

Appropriazione indebita e riciclaggio di 140mila euro. Della prima contestazione per i fatti del 2012 erano accusati Giancarlo e Marcello Belluzzi, di 63 e 31 anni, il primo già amministratore unico della Lavanderia Sammarinese Spa ed entrambi soci della stessa azienda. L’accusa riguardava l’appropriazione della somma complessiva di 140mila euro attraverso dieci assegni di 14mila euro ciascuno. Assegni emessi a favore di una società inglese, la Guiderise Limited, con sede a Londra, amministrata da Danila Grigoryev, russo di 47 anni amministratore della società della City, accusato di riciclaggio. La sentenza finale ha visto condannati per l’appropriazione indebita i due sam- marinesi, e assolto il russo, in quanto ritenuto concorrente nel reato presupposto e non punibile in quanto all’epoca dei fatti non era ancora in vigore la norma sull’autoriciclaggio. 

La procura fiscale Dopo l’audizione degli ultimi testimoni ieri si è passati alle conclusioni.

“Non sussistono dubbi sul fatto che gli imputati abbiano distratto la somma di 140milaeuro della società sammarinese, attraverso una fattura emessa dalla società inglese per servizi inesistenti. Poi gli assegni incassati personalmente dai due imputati. E’ indubbia l’appropriazione indebita”, ha rilevato il Procuratore del Fisco, Giorgia Ugolini. Anche per Grigoryev, secondo il Pf, la responsabilità è risultata provata. “Ha simulato il trasferimento e ed ha simulato anche le ragioni economiche alla base, attraverso le false fatturazioni. Numerose anomalie relativamente alla non genuinità delle scritture. Grigoryev è persona nota, tra l’altro, già segnalate da Aif e legata anche ad una finanziaria citata in numerosi procedimento presso questo tribunale”. La Finproject. Di qui la richiesta di condanna da parte del Pf Ugolini a un anno e due mesi per Marcello Belluzzi, un anno e nove mesi per Giancarlo Belluzzi e 4 anni e 6 mesi per Grigoryev.

La difesa Belluzzi L’avvocato Giovanni Allegro, affiancato dal collega Luca Della Balda, difensore dei Belluzzi ha affermato: “Se noi disinquiniamo il processo da una lettura sotto la prospettiva del riciclaggio e conteniamo il discorso all’appropriazione indebita, dobbiamo necessariamente decidere per l’assoluzione. I miei assistiti sono persone oneste, lavorano e danno lavoro a 100 dipendenti. Hanno probabilmente commesso errori in questo caso, ma per avere semmai agito in modo imperito non certo doloso. Chiedo pertanto che i miei assistiti vengano dichiarati innocenti e assolti per difetto dell’elemento psicologico. In subordine perché insufficienza di prove in ordine all’elemento psicologico e, in ipotesi di condanna, chiedo la pena nel minimo e i benefici di legge. Non riteniamo, inoltre, che vi sia connessione tra reato contestato e confisca”.

La difesa Grigoryev “Rimango stupita del fatto che l’intero impianto accusatorio nei confronti del mio assistito sia inesistente – ha detto l’avvocato Michela Ottaviani, difensore di      Grigoryev _ Tra l’altro non sappiamo se il mio assistito sia la persona accusata. Tanto più che le firme sugli assegni risultano apocrife in maniera evidente, essendo totalmente differenti da quelle apposte sul mandato del mio incarico. Non abbiamo nemmeno un indizio che riconduca la rappresentanza della società inglese al mio assistito. Allora bisogna chiedersi: chi ha tirato in ballo questo soggetto? Insomma –ha concluso l’avvocato Ottaviani – ritengo che l’impianto accusatorio faccia acqua da tutte le parti e anche sulla base della reiterata dichiarazione di innocenza del mio assistito, chiedo che sia assolto per non aver commesso il fatto. In subordine per assoluta insufficienza di prove”

La sentenza Il giudice Gilberto Felici dopo la camera di consiglio, ha letto il dispositivo. Per l’appropriazione indebita Giancarlo Belluzzi è stato condannato a un anno e 9 mesi di prigionia, 6mila euro di multa e l’interdizione dalla professione per tre anni e sei mesi. Marcello Belluzzi è stato condannato a un anno di prigionia e ad una multa di 2500 euro. Le pene, a parte la multa, sono state sospese e concesso il beneficio della non menzione nel casellario giudiziale. Condanna alle spese processuali. Non disposta, invece, la confisca dei 140mila euro. Assolto, per contro, Grigoryev in quanto non punibile perché concorso nel reato presupposto e non essendo in vigore l’autoriciclaggio all’epoca dei fatti. La difesa ha già annunciato che farà appello.

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