Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: La perdita di credibilità dell’economia del Titano blocca moltissime opportunità di lavorare in Italia / Lavorare con l’Italia: missione impossibile. Non esiste più reciprocità fra i due Stati / Il caso di una rivista specializzata che usa la pessima immagine della Repubblica per impedire contatti di clienti italiani con aziende sammarinesi
Il paradosso è quello per cui molti lavori che maturano anche all’interno del territorio sammarinese, vengono svolti da aziende italiane, mentre le sammarinesi sono nell’impossibilità di agire sul mercato estero. Il principio della reciprocità non esiste più.
Il clima è tale per cui gli organi dell’informazione specializzata, e quindi non più solo i liberi professionisti soprattutto avvocati e commercialisti italiani, sconsigliano ai propri clienti e lettori, di accettare offerte che provengono da San Marino.
Risulta eclatante il recente caso di una rivista di settore che sconsiglia una signora italiana di acquistare un’auto usata immatricolata in Germania da un rivenditore sammarinese perchè: “Alcune caratteristiche dell’offerta (il Paese di provenienza dell’auto, il fatto che sia una Golf e che venga proposta da San Marino) potrebbero far pensare a un illecito, subdolo che le nostre forze dell’ordine ben conoscono e che definiscono frodi carosello“. La rivista specializzata fa intendere al potenziale acquirente che potrebbe trattarsi di evasione di Iva intracomunitaria, un tipo di truffa ai danni dell’erario specificando che per questo: “Alcuni operatori di San Marino in passato sono finiti nei guai. In realtà, dopo alcuni episodi clamorosi del 2009, gli operatori della piccola repubblica sono, per così dire, nel mirino delle forze dell’ordine italiane e poiché lo sanno benissimo, di solito rigano dritti”. Come dire da quella terra di farabutti meglio tenere le distanze.
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