“In questa fase storica, dove tutti i Paesi stanno facendo passi da gigante per essere più efficienti e attrattivi, sarebbe opportuno anche a San Marino riflettere sul superamento dell’esclusività del sistema del collocamento pubblico e aprire anche a una gestione privata”.
Lo dice l’Associazione nazionale industria San Marino, sottolineando in un comunicato che “è il momento di guardare e spingere sullo sviluppo del Paese, anche perché i dati sull’occupazione interna dicono che il tasso di disoccupazione si è notevolmente abbassato e assestato al 6,05%, e che le imprese industriali hanno già assunto dalle liste quelle figure di operari generici, qualificati, o specializzati che erano disponibili“.
Stante questa situazione, “per far fronte agli attuali eccezionali picchi di produzione”, gli industriali del Titano affermano di aver “chiesto alla segreteria di Stato per il Lavoro un intervento straordinario grazie al quale poter avere a disposizione un contingente di lavoratori frontalieri fino al 31 dicembre di quest’anno: una deroga temporanea in un momento eccezionale, che permetterebbe alle imprese di rispondere tempestivamente alle richieste dei mercati“.
“Al contrario, se non dovesse essere concessa e si dovesse rimanere legati alle procedure e alle tempistiche attuali, è concreto il rischio di perdere interessanti opportunità di lavoro, trovandosi costretti a rifiutare le richieste dei clienti, perdendoli. Oppure, proprio per non perderli, le aziende sarebbero costrette a dovere soddisfare tali richieste all’esterno del nostro territorio – dice infine l’Anis -. In ogni caso, sarebbe un danno gravissimo al nostro tessuto economico e in particolare sul comparto manifatturiero, ma con ripercussioni enormi su tutto il sistema sammarinese tenuto conto del significativo gettito fiscale e del contributo all’occupazione sammarinese che da esso deriva”.
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