Al via gli incontri di ArengoLab con i rappresentanti della società civile di San Marino

Al via gli incontri di ArengoLab con i rappresentanti della società civile di San Marino

Cominciano gli incontri di ArengoLab con i rappresentanti della società civile nella Repubblica di San Marino.

“Dopo l’uscita pubblica di ArengoLab, sono iniziati i primi incontri con associazioni, cittadini che hanno chiesto espressamente di parlare del progetto su cui lavoriamo e con le grandi organizzazioni del Paese, cominciando dalle organizzazioni sindacali Csdl, Cdls e Usl che abbiamo incontrato congiuntamente il 18 giugno scorso – dichiara in una nota ArengoLab -. Con le associazioni appena un avvio perché sembra che tante non abbiano colto l’importanza della nostra proposta. Comunque, con quelle incontrate il 15 giugno, si è rilevata una forte convergenza di posizioni. Attendiamo la disponibilità di altre, particolarmente dei coordinamenti di settore delle. Veramente interessante l’incontro con i sindacati visto che uno dei punti di riferimento di ArengoLab, l’esortazione del Consiglio d’Europa agli Stati membri per la promozione e della democrazia partecipata e la promozione della responsabilità sociale condivisa, confronto costante con la popolazione e i corpi intermedi rappresentativi della società civile. In questa prospettiva i sindacati sono considerati in modo particolare unitamente alle associazioni delle imprese. Sono state condivise le gravi preoccupazioni per le prospettive del Paese e in particolare delle nuove generazioni che la carta del Consiglio d’Europa raccomanda di tenere in considerazione come imperativo di giustizia intergenerazionale, mentre nei fatti le stiamo caricando di debiti senza progetti concreti per il futuro”.

ArengoLab, infine, annuncia che “continuerà a cercare il confronto con tutte le realtà sociali per realizzare assieme il programma di tradurre nel Paese le norme della responsabilità sociale condivisa raccomandate dal Consiglio d’Europa e per superare la crisi della democrazia rappresentativa che attribuisce a chi vince le elezioni una delega in bianco e alla popolazione alla popolazione un ruolo passivo frustrante e pericoloso per la stessa democrazia“.

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