San Marino, Le consulenze di Sandro Gozi

San Marino, Le consulenze di Sandro Gozi

Le consulenze di Gozi agitano anche il Governo francese

Anche il rapporto con Banca Centrale del Titano è oggetto di indagine dall’aprile scorso mentre spunta un’altra consulenza con Malta

Quando i dubbi sulle consulenze di Sandro Gozi sono stati sollevati sul Titano, le ex opposizioni, visto il legame della vicenda con la presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti, hanno a testa bassa contestato le anomalie riscontrate. Adesso, però, la questione consulenze è sollevata anche dal governo francese, che ha chiesto chiarimenti a Sandro Gozi sul suo contratto di consulenza con il governo maltese.

La notizia è stata rivelata il 21 ottobre grazie a un’inchiesta congiunta di Le Monde e Times Of Malta. L’ex sottosegretario italiano e attuale collaboratore del premier francese Edouard Philippe “è stato invitato ieri dal capo di gabinetto del premier Edouard Philippe a produrre delle spiegazioni sui fatti addotti da diversi organi di stampa”, hanno riferito fonti dell’esecutivo riportate dai media francesi”.

Il Fatto Quotidiano riporta che “interpellato dai quotidiani, Gozi ha cambiato tre volte versione: in un primo momento ha detto che il suo contratto “non rappresentava un caso di conflitto di interessi”, poi ha detto di averlo interrotto prima dell’arrivo a Parigi. Durante il colloquio di ieri con il capo di gabinetto di Philippe, riferiscono sempre le fonti francesi, “Gozi ha confermato, come aveva già fatto per iscritto, al momento della sua assunzione, a luglio 2019, che il suo incarico nel gabinetto di Matignon era esclusivo”. Il capo di gabinetto “ne ha preso atto e lo ha invitato a fornire al più presto i documenti che attestano la fine della sua collaborazione con il governo maltese al momento della sua assunzione per chiudere ogni polemica”. Gozi, aggiungono le fonti a Parigi, è stato anche invitato a “giustificare rapidamente il compimento dei suoi obblighi dichiarativi nei confronti dell’Alta autorità per la trasparenza della vita pubblica, obblighi rispetto ai quali il premier è particolarmente vigile”. Il Fatto Quotidiano ricorda inoltre che “Gozi dal 15 aprile scorso è indagato a San Marino per “amministrazione infedele in concorso” nell’ambito di un’inchiesta per una presunta consulenza “fantasma” da 220mila euro.

Intanto nella serata di ieri è arrivata la notizia che Gozi si è dimesso dall’incarico di consulente del premier francese Edouard Philippe “per evitare – ha detto lui stesso – qualsiasi strumentalizzazione politica, vista anche l’attuale situazione europea”

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