San Marino. L’editoriale di Carlo Filippini

San Marino. L’editoriale di Carlo Filippini

L’informazione di San Marino

Dal partito del Santo a quello di Santone

Carlo Filippini

A leggere il comunicato stampa del Partito Democratico Cristiano, diffuso venerdì scorso, pare che il partito con l’immagine del Santo nel proprio simbolo abbia deciso di voler diventare -senza parafrasare- il partito di Santone. Santone era quel signore che, per far dispetto alla moglie, se lo era tagliato… Bene, questa immagine racconta probabilmente meglio di mille parole quello che venerdì è stato scritto nella nota stampa inviata alle redazioni dei giornali da parte dell’ufficio stampa del Pdcs.

Il comunicato titolava così: “Carisp ‘in ginocchio’… Ma non preoccupatevi arrivano gli arabi!” E dopo una analisi “del piano industriale presentato dal Presidente Romito e dal CdA ‘dimissionato’”, e lamentando essere “un’operazione condotta da un CdA quasi completamente estero e, costato a Carisp quasi 1 milione di euro”, arriva a chiedere se sia “normale che, in un Paese che ha una banca commissariata, un’altra in difficoltà con un piano di riduzione da attuare, un’AQR non ancora consolidata, relazioni internazionali sul piano bancario non attuate, questioni aperte in Tribunale riguardante istituti di credito, arrivino nuovi investitori internazionali, senza alcuna ponderazione da parte del governo – che si è assunto anche le responsabilità che erano in capo a Bcsm – degli effetti che ciò potrà avere sugli equilibri interni al nostro sistema?”

Si, nuovi investitori internazionali intenzionati ad investire nella terra del Santo Marino, nella quale fino a l’altro ieri, alla voce investitori si udiva una eco piena di vuoto. Imprenditori di cui non si sente parlare da diversi anni e che la politica economica baldanzosa dei governi a guida Dc era riuscita, con l’aiuto dei soliti azzeccagarbugli, ad allontanare da San Marino. Nuovi investitori con importanti capitali, dunque, intenzionati a rilevare l’intero pacchetto azionario di Banca Cis che potrebbero generare effetti positivi al nostro sistema bancario con notevoli ricadute sulla economia nostrana. Non una panacea ma un buon inizio in vista di una ripresa, speriamo, ancora più consistente.

A tutto questo come replica il partitone di Venturini? “Considerando che fino ad oggi la maggioranza ed il governo hanno accusato la Democrazia Cristiana di “complottismo”, sennonché poi i fatti hanno dimostrato che quanto abbiamo detto finora corrispondeva alla verità, lasciateci esprimere un’altra preoccupazione: considerando, il grande problema di liquidità attuale di tutto il sistema bancario, causato dalla gestione assurda di tutta la situazione, non sarà l’ennesima “coincidenza” l’arrivo di “nuovi amici arabi”, attraverso Banca CIS?

Amici cari della Dc, per il bene di tutti, tornate a tifare per l’interesse del sistema San Marino e di tutti i sammarinesi perché mi pare stiate diventando, a mio umile avviso e senza parafrasare, il partito di Santone.

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