San Marino. Lettera aperta al Presidente Grais. Marino Cecchetti

San Marino. Lettera aperta al Presidente Grais. Marino Cecchetti

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Lettera aperta al Presidente Grais

Marino Cecchetti 

Presidente Grais, l’annuncio delle sue dimissioni è arrivato a ridosso dell’allontanamento del dr. Lorenzo Savorelli. Non ho fatto in tempo a chiederle di restare. Ho dovuto limitarmi ad esprimere, su questo  stesso giornale, il rammarico per la sua decisione.

Sono sincero. Ho avuto fiducia in lei,  come tanti, fin dal primo momento. Ed ho continuato ad averne. Anche l’incontro organizzato al Meeting di Rimini – presente fra altri il chiacchieratissimo Francesco Confuorti –  non l’avevo a priori giudicato negativamente. Chi briga per i propri affari contro lo Stato, evita in genere gli appuntamenti sotto i riflettori.

Però, adesso, c’è un fatto: l’operazione dei 50 milioni di euro di investimento da parte di Banca Centrale collegata a Confuorti. Operazione condotta all’insaputa del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale, è stato detto.  Domando: all’insaputa anche del Presidente? Come può un Presidente non aver saputo? 

Non riesco ad immaginare come l’operazione sia stata concepita, avviata e portata a termine, a quanto pare, dal Direttore Savorelli senza che il rappresentante legale, cioè lei, il primo garante dello Statuto di Banca Centrale (legge dello Stato), ne sia venuto a conoscenza. Dr. Grais, ci dica. Davvero è avvenuta questa operazione nei termini raccontati da Stefano Elli su IlSole24Ore, nonostante le denunce delle forze di opposizione continuate per un intero anno suscitando anche un certo fastidio come un apparecchio d’allarme in cui si sia ‘incantata’ la sirena? Se non ci dice come sono andate le cose, la sua immagine, dr. Grais, finirà per essere accomunata a quella di Savorelli, che, come è noto, non è propria da curriculum. Ci dica che cosa è successo. Potrebbe riferire su come sono andate le cose ad esempio in una seduta informale della Commissione Finanze, aperta al pubblico e, magari, anche alle domande del pubblico.

Questo è un episodio sul quale deve essere fatta chiarezza. Una assoluta chiarezza. Abbiamo tutti, a cominciare da lei,  il dovere di far sì che chi ha sbagliato, se ci sono reati, sia assicurato alla giustizia e, se ci sono danni,  risarcisca lo Stato fino all’ultimo centesimo, a costo di inseguirlo fino in capo al mondo. 

Mi è capitato, dr. Grais, di stringerle la mano poco dopo il suo arrivo in un incontro con la delegazione del Fondo Monetario Internazionale. Mi sono fatto avanti, in quell’occasione, per complimentarmi per le cose che lei aveva detto e per come le aveva dette. Ora, vorrei stringerle la mano per le cose fatte. Ci sono di mezzo quei 50 milioni di euro.

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