Psrs ed Upr ritengono prioritaria la firma con l’Italia ma frenano gli animi sulla missiva inviata dal premier Monti ai Capitani Reggenti. Lo riferisce l’Agenzia Dire – Torre1
Durante il suo intervento davanti al Consiglio grande e generale, il
consigliere Alessandro Mancini, del gruppo Socialista riformista
sammarinese, preferisce “usare cautela nel valutare la lettera”. Il
passaggio centrale e’ quello legato dalle condizioni dettate dall’Italia
per la firma della convenzione, legata alla ratifica del protocollo
di modifica del doppio controllo fiscale, per cui “prima dovra’ essere
dimostrato quello che abbiamo detto- spiega Mancini-, dobbiamo
dimostrare con i fatti il nostro cambiamento.
Il nostro esame non e’ per niente finito. Tutto fa pensare che saremo sotto osservazione per tanto tempo ancora”.
La
firma del protocollo e’ fondamentale anche per Unione per la Repubblica
(Upr), il cui consigliere Pier Marino Menicucci ha sottolineato come
San Marino “non possa vivere senza il rapporto con l’Italia, per motivi
naturali, storici, morfologici. Mi auguro che l’accordo venga firmato e
poi ratificato”.
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