San Marino. Libera: “Come ripagheremo il debito?”. Ecco le risposte di Marco Gatti

San Marino. Libera: “Come ripagheremo il debito?”. Ecco le risposte di Marco Gatti

Come riuscirà la Repubblica di San Marino a ripagare le centinaia di milioni che ha preso in prestito in questi mesi?

Per rispondere a questa fondamentale domanda Libera ha organizzato martedì sera un dibattito pubblico virtuale a cui hanno preso parte il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti e il Segretario generale della Csdl Giuliano Tamagnini. Padrona di casa è stata la capogruppo Eva Guidi, già Segretario di Stato alle Finanze alla fine della scorsa legislatura. A moderare il dibattito il redattore capo di Libertas Davide Giardi.

“Il debito si ripaga facendo sì che lo Stato investa – ha risposto Gatti – creando le riforme che possano introdurre nell’economia sammarinese delle condizioni migliori per l’insediamento delle imprese. Questo porta ad una espansione economica che porta ad una crescita della base imponibile e quindi ad un aumento delle entrate per le casse dello Stato. L’altro modo sono gli investimenti in settori che a loro volta possono favorire l’insediamento di nuove attività”. Qui il Segretario ha fatto l’esempio del completamento della fibra ottica Ftth dell’AASS, con cui è possibile navigare sul web fino a 1.000 mb al secondo, e la transizione energetica in cui San Marino può diventare più autonoma puntando sulle risorse rinnovabili.

Per Gatti con i soldi freschi del debito “adesso abbiamo le condizioni per portare avanti il programma di governo”. Questo perché il Segretario dibadisce che “le riforme hanno bisogno di liquidità dato che hanno inizialmente un costo. Senza la stabilità finanziaria parlare di riforme non è credibile perché non si riescono a sostenere e a portare avanti”. Di qui la scelta di fare debito prima di aver fatto le riforme. Riforme che però sono indispensabili per poterlo ripagare quel debito. 

Per Eva Guidi la priorità è opposta: “Secondo noi le riforme non vanno fatte quando c’è la sostenibilità finanziaria ma le riforme sono elemento indispensabile per la stabilità finanziaria”. Per questo chiede al governo di partire “immediatamente con riforme e sviluppo” mentre dalla maggioranza ci sarebbero dei “tentennamenti”.
“Abbiamo espresso pubblicamente elementi di positività nel fatto che ci sia stata una buona risposta dei mercati per San Marino – ha aggiunto – ma allo stesso tempo abbiamo fatto presente a maggioranza e governo che questa è una occasione unica, forse l’ultima, per potersi rilanciare a livello nazionale e internazionale”. Fondamentale per Libera è anche procedere con una “rendicontazione molto chiara sull’ultilizzo del debito”.

 

Per Giuliano Tamagnini “gran parte del debito che il paese sta andando a contrarre è stato fatto per responsabilità dei dissesti bancari quindi la prima cosa da fare per noi è capire chi ha creato questi grossi buchi nel nostro paese, dal punto di vista penale e politico. Questo il governo non ha avuto la volontà ancora di farlo ma noi continuiamo a chiederlo perché è una battaglia di giustizia e di equità”. 

Quindi una dura critica all’Esecutivo: “Penso che questo governo non abbia nessuna intenzione di fare il confronto se non dopo che ha fatto le scelte e questo è ciò di cui il paese non ha assolutamente bisogno. Ad oggi non siamo stati convocati in nessun tavolo per le riforme”. 

“I tavoli non sono partiti perché non sono partite le riforme” ha risposto Gatti promettendo che si partirà a breve. Ma con quale priorità?

 

La prima, già partita con la trasformazione del debito di Cassa di Risparmio in titolo di Stato irredimibile, è la messa in stabilità del sistema bancario. Il passo successivo sono le norme sugli NPL, presentate nell’ultimo Consiglio in prima lettura.

Al numero due c’è la riforma IGR, per cui il Segretario punta ad avviare il confronto entro giugno. Il tempo, ha spiegato, di ricevere i dati aggiornati e di portare a sindacati e categorie le proiezioni sugli impatti futuri.

Da fare c’è poi la riforma della contabilità dello Stato, “per tenere meglio sotto controllo i conti pubblici” rispetto ad oggi.

Quindi sarà la volta della riforma dell’IVA, su cui fanno particolamente affidamento Anis e organismi internazionali.

Questo solo per quanto riguarda il settore di competenza di Gatti. A questa lista vanno aggiunte la difficile riforma pensionistica, su cui i tempi non sono certi perché “ha bisogno di trovare una condivisione sociale importante”, e la riorganizzazione della spesa pubblica. 

 

Il dibattito si è poi spostato sui dettagli dei 340 milioni di Titano Bond piazzati a febbraio sui mercati. Costeranno a San Marino circa 11 milioni di euro all’anno di interessi, pari al 3,25%, e dovranno essere restituiti tra 3 anni

Innanzitutto Gatti ha assicurato che la somma, dopo gli ultimi passaggi burocratici, è nelle casse sammarinesi, spiegando che non si aspettava una accoglienza tanto calorosa dai mercati. 

Per Tamagnini il tasso di interesse è molto alto rispetto ad altri paesi. “Per noi era la prima volta sui mercati – ha risposto in disaccordo Gatti – e con un rating alto”.

Ma come pensa il governo di ridare indietro la quota capitale, ovvero i 340 milioni, tra 3 anni? Con nuovo debito.

“Tutti i paesi del mondo rifinanziano così il debito – ha spiegato Gatti – e noi contiamo tra 3 anni di aver un rating migliore per andare sui mercati con interessi più bassi in modo da avere un costo del debito più contenuto. L’importante è che il debito pubblico sia volano per la crescita”.

 

È ancora Tamagnini a pungolare il Segretario: “Va bene i soldi ma qual è il modello di sviluppo per cui andranno spesi?”

“Il programma di governo è assolutamente attuale – è stata la risposta – ma le riforme hanno bisogno di tempo per il confronto e per l’analisi dei dati. Vedi i ristori“.

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