In questi giorni sta esplodendo a San Marino lo scandalo della ‘monofase non versata’ grazie alla denuncia lanciata il 29 dicembre 2011   e proseguita per tutto il 2012 finché i Movimenti  (Rete, Civico 10) hanno creato le condizioni perché i governanti fossero costretti  ad occuparsene.

Però dei soggetti economici coinvolti  (quasi un Paese di furfanti) si conosce solo il nome, ma non, ad esempio, i soci e nemmeno i componenti dei consigli di amministrazione, collegi sindacali compresi.

Ad esempio più volte il Segretario di Stato Arzilli, titolare della Segreteria di Stato all’Industria nel precedente e nell’attuale governo, ha promesso: soci in chiaro, visibili da tutti. 

Il che ancora non è possibile. Ancora vige la delibera 2 febbraio 2009 n.55  in base alla quale la Cancelleria Commerciale del Tribunale vieta l’accesso a tali dati, anche agli addetti alla stampa, accreditati ufficialmente dalla Segreteria Istituzionale. 

Oggi ha luogo presso il Teatro Titano un convegno sulla libertà di stampa (fra l’altro, senza alcuno spazio di intervento  per gli operatori del settore!).  Sarebbe l’occasione per annunciare che la suddetta delibera è decaduta e che gli operatori dell’informazione accreditati hanno possibilità di accedere ai suddetti dati, stante l’interesse pubblico a conoscerli negli esatti termini.

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