San Marino. L’informazione: “Prescrizioni, il rischio è grave. Lo ammette anche il Dirigente”

San Marino. L’informazione: “Prescrizioni, il rischio è grave. Lo ammette anche il Dirigente”

Rassegna Stampa – Dopo il rientro del commissario Morsiani dalla aspettativa durante la quale ha lavorato per smaltire l’arretrato, Canzio redistribuisce i carichi di lavoro

ANTONIO FABBRI. La gravità del problema e del rischio prescrizione per molti procedimenti penali, emerge dalla nuova distribuzione dei carichi di lavoro operata dal Dirigente del tribunale Giovanni Canzio con provvedimento adottato il 25 aprile. Il documento con le nuove disposizioni del Dirigente è emerso venerdì in apertura di udienza in un processo per mancata presentazione della dichiarazione dei redditi.

L’eccezione preliminare legata all’aspettativa-lavorativa di un Commissario della legge Al di là del merito del processo, nelle eccezioni preliminari l’avvocato Alberto Selva, difensore dell’imputato, ha sollevato la questione relativa al giudice naturale precostituito per legge. Il fascicolo, infatti, era stato in origine assegnato per la decisione al Commissario della legge Simon Luca Morsiani.

Quando quest’ultimo è andato in aspettativa, alcuni suoi fascicoli in funzione della trattazione di urgenza dovuta al rischio prescrizione, sono stati redistribuiti tra gli altri Commissari della legge in servizio. Il fascicolo trattato è stato riassegnato al Commissario della legge Elisa Beccari, anche se non era tra quelli a rischio prescrizione.

Di qui l’eccezione preliminare dell’avvocato Alberto Selva. “Non sono qui a sindacare sulla legittimità dell’aspettativa, questione che semmai si sarebbe dovuta sollevare in sede amministrativa e non credo peraltro che avessi interesse a ricorrere in quella sede. Però – ha aggiunto l’avvocato – visto che il Commissario Morsiani, come emerge da questa disposizone del Dirigente, in aspettativa ha lavorato, non si capisce perché non abbia lavorato anche su questo fascicolo che non era tra quelli urgenti.

Sappiamo infatti che questo caso non era tra quelli a rischio prescrizione e quindi non rientrava tra i presupposti dell’urgenza in funzione dei quali diversi fascicoli sono stati riassegnati tra i Commissari della legge in sevizio.

Pertanto riassegnandolo è stato violato il principio del giudice naturale precostituito per legge – ha spiegato l’avvocato Selva – perché si sarebbe dovuto attendere il rientro del Commissario Morsiani. Ora è rientrato, i suoi fascicoli sono comunque stati riassegnati al giudice Antonella Volpinari e, quindi, rispettando il principio del giudice naturale precostituito per legge, saremmo dovuti finire con il giudice Volpinari.

Insomma – ha concluso l’avvocato – c’è una filiera di situazioni che non la legittimano a trattare questa causa – ha detto rivolgendosi al Commissario Beccari – situazioni che nei fatti vanno a violare il principio del giudice naturale precostituito per legge in un settore così sensibile come quello penale.

Sarebbe un unicum lo svolgimento di questo processo. Un processo già cominciato senza che vi fosse un impedimento di un giudice, che è operativo e lo è stato anche durante il periodo di aspettativa, e non aveva il carattere dell’urgenza per essere riassegnato”, ha detto l’avvocato Selva.

Di qui, dunque, l’eccezione preliminare, chiedendo che il caso venisse riassegnato al giudice naturale in funzione della nuova redistribuzione del lavoro.

L’Avvocatura dello Stato e la Procura fiscale hanno dal canto loro osservato che il giudice precostituito per legge va valutato in funzione dell’organo decidente e non sui singoli giudicanti, citando alcune decisioni precedenti sul punto di giudici di appello. Hanno chiesto quindi il rigetto dell’eccezione.

La giudice Beccari, non ritenendo vi fosse violazione del principio del giudice naturale precostituito per legge, ha rigettato l’eccezione e disposto procedersi oltre.

Il paventato rischio prescrizione da parte del Dirigente Nel documento che redistribuisce i carichi di lavoro dopo il rientro dall’aspettativa del Commissario della legge Morsiani, documento emerso quindi incidentalmente nel processo di venerdì scorso, il Dirigente Giovanni Canzio non nasconde una certa preoccupazione per il rischio prescrizione.

Il Dirigente del Tribunale, infatti, con il documento trasmesso a tutti i magistrati, addetti del tribunale e agli avvocati, dà atto del rientro del Commissario della legge Morsiani dopo sei mesi di aspettativa mirata al recupero dei ritardi accumulati durante il ruolo di decidente di primo grado.

Il Dirigente riscontra però che non ha ancora depositato tutte le sentenze dei dibattimenti celebrati e per i quali è stato emesso il dispositivo. Quindi Canzio, ritenendo “urgente contrastare il grave rischio prescrizione dei reati oggetto dei giudizi dibattimentali, evento questo già largamente e concretamente riscontrato durante la precedente esperienza dello stesso Commissario della legge nella veste di Giudice Inquirente”, assegna il Commissario Morsiani al settore civile e riporta il Commissario della legge Antonella Volpinari al penale, avendo la stessa pregressa esperienza nel settore, dopo che un interpello verbale tra i Commissari della legge del civile aveva avuto esito negativo.

Una nuova redistribuzione dei carichi di lavoro che, come avvenuto da subito proprio all’indomani delle disposizioni del Dirigente, sarà oggetto, c’è da aspettarselo, di altre eccezioni, oltre a lasciare dubbi, adombrati anche in udienza venerdì, su questa “aspettativa-lavorativa”, che pare un unicum nel panorama occupazionale sammarinese.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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