San Marino. Lotta alla mafia? Ancora da impostare, Casali (Giustizia)

San Marino. Lotta alla mafia? Ancora  da impostare, Casali (Giustizia)

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: La giustizia in Consiglio: parla Casali.  Opposizione all’attacco dopo le indiscrezioni trapelate dall’informativa della Dda. Sinistra Unita: si autosospendano le persone citate nelle intercettazioni / Un solo comandante contro la mafia / Il segretario: «Il coordinatore così com’è non ha senso. Meglio un capo delle forze di polizia»

 SAN MARINO. Un corpo unico con un unico comandante: il coordinatore, così com’è, non serve. E poi giù, ventre a terra, nella lotta alla mafia, passando per un ufficio inquirente, per una squadra di intelligence e il potenziamento della polizia giudiziaria: «Dobbiamo mostrare che il Titano non è inerme e che non vuole coprire nulla», dice il governo. E, ultimo ma non per importanza, chiudere entro breve gli accordi con l’Italia: questa la ricetta della segreteria alla Giustizia per il riordino del sistema di sicurezza contro la criminalità organizzata. E dal segretario Casali, che in Consiglio ha riferito dello stato di salute della giustizia, una bacchettata al tribunale dei Tavolucci che, per il caso Fincapital (tra le infiltrazioni mafiose e la presunta appropriazione indebita dei fondi), è stato capace di aprire ben 17 fascicoli penali sparsi tra cinque magistrati. «Il coordinamento delle forze di polizia senza un quadro legislativo chiaro è fallito – sorprende tutti in Aula il segretario di Stato Augusto
Casali
-. A mio parere la figura del coordinatore non è necessaria. Meglio un capo delle forze di polizia ». La sensazione è che un capitolo sia stato chiuso e che si stia aprendo un’altra epoca. Proprio mentre il Governo  cerca di “chiarire” col comandante della gendarmeria Achille Zechini, il segretario di Stato alla Giustizia Augusto Casali pensa alla riforma non solo dei corpi di polizia ma anche della figura del coordinatore, attualmente ricoperta dal poliziotto italiano Sabato Riccio, protagonista assieme al collega Zechini di una vecchia diatriba. Ma Casali, a riguardo, non trova appoggio nel Psd. Il capogruppo Claudio Felici s’è detto ad esempio contrario all’accentramento del comando dei tre corpi in un’unica persona. Casali risponde difendendo comunque l’operato dei gendarmi: tra gli agenti e i militari, dice, «ci sono ottime professionalità, verranno “us a t e ” ne l l a squadra antimafia, sotto la direzione di un esperto del settore». In generale, comunque, sul lavoro fatto dal governo nella lotta alla malavita, c’è condivisione bipartisan in Consiglio Grande e Generale. Ma, come dice Gian Nicola Berti di Noi sammarinesi, la lotta alla mafia non la si fa in Consiglio, ma in tribunale e in Banca centrale.

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