San Marino. L’Unione donne chiede rispetto per l’Authority Pari Opportunità

San Marino. L’Unione donne chiede rispetto per l’Authority Pari Opportunità

“L’Authority contro la violenza di genere non deve essere un’associazione di volontariato”.

Lo afferma a chiare lettere l’Unione donne sammarinesi, che in una nota esprime dispiacere per le dimissioni di Laura Muratori dal ruolo di membro dell’Authority per le Pari Opportunità, organismo che si occupa di monitorare, contrastare e prevenire la violenza domestica e di genere a San Marino.

La Muratori, aggiunge l’Uds, “ricopriva il ruolo, insieme ad altri due membri, dal 2017 e lo ha fatto con grande professionalità e passione; più volte l’Unione donne sammarinesi ha avuto necessità di confrontarsi con lei sul tema della violenza e si è sempre mostrata una professionista competente, disponibile e sensibile“. I motivi del suo addio sono legati “alle precarie condizioni materiali in cui opera l’Authority, alla non valorizzazione dell’organismo stesso e alla pretesa che l’enorme mole di lavoro organizzativo e gestionale sia svolto interamente su base volontaria e gratuita“.

Inoltre, “nel 2020 le risorse economiche destinate alla formazione di insegnanti e forze dell’ordine sono state ridotte del 50% e anche per il 2021 è prevista un’ulteriore riduzione del 20%lo Stato sta giustificando le decurtazioni come ‘errori’ tentando di rimediare“.

L’Unione donne sammarinesi, sempre nello stesso comunicato, si dice sorpresa dal fatto che “i membri paghino di tasca propria gli oneri di gestione amministrativa dell’organismo e che, nonostante le numerose richieste, non abbiano mai ottenuto il benché minimo rimborso delle spese sostenute“. Per non parlare del fatto che “non è previsto nemmeno un gettone, erogato invece a organismi o Commissioni ben meno importanti di un’Authority, a riconoscimento simbolico delle centinaia di ore di lavoro spese e tolte alla vita personale e professionale dei membri”. Persino l’ente internazionale Grevio, “durante il monitoraggio a settembre, è rimasto sconcertato dalle condizioni economiche e organizzative in cui opera la nostra Authority“.

Non possiamo pensare di affrontare un problema così grave come la violenza domestica trattando l’organismo che se ne occupa come un’associazione di volontariato! Ci auguriamo che questa sia l’occasione per rivedere l’Authority Pari Opportunità al fine di trasformarla in quello che avrebbe sempre dovuto essere, un investimento in termini di risorse economiche e umane che non può mancare in un Paese che voglia definirsi civile e moderno“, asserisce infine l’Unione donne sammarinesi.

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