San Marino. L’Usc critico verso il Tavolo Istituzionale

San Marino. L’Usc critico verso il Tavolo Istituzionale

Che sia necessario far ripartire il paese Unione Sammarinese Commercio e Turismo lo ha comunicato alle istituzioni, in questi ultimi 4 anni, in tutti i modi possibili. A mezzo stampa, attraverso incontri, producendo documenti inviandoli alle istituzioni e con Istanze d’Arengo per altro accettate, discusse in Consiglio Grande e Generale e mai prese realmente in considerazione.

Abbiamo sempre chiesto a gran voce, regole certe, accordi in primis con l’Italia, certezza del diritto e un sistema bancario in grado di sostenere le imprese, tutte nessuna esclusa.

Un sistema bancario che avrebbe dovuto creare le condizioni per uno sviluppo economico invece di “schiacciare” ogni iniziativa imprenditoriale con spese insostenibili.

USC è fiera di rappresentare l’economia reale di questo paese, le imprese che alzano la serranda tutti i giorni, in Centro Storico così come in tutti i Castelli della Repubblica.

Le stesse imprese che, dati alla mano, hanno contribuito nonostante le tante difficoltà affrontate negli ultimi anni, a mantenere in piedi un sistema che stava “scricchiolando”.

Le stesse imprese accantonate, date per scontate, additate come le principali responsabili di evasione. Forse per distogliere l’attenzione da chi, nel frattempo, stava sfruttando questo paese e le sue risorse per poi scappare lasciando buchi di ogni genere.

Imprese che nonostante tutto hanno continuato a lavorare a testa bassa con dignità e orgoglio.

In questo momento ci viene, ancora una volta, richiesto di fare sacrifici e remare tutti dalla stessa parte ma le dichiarazioni delle ultime settimane apparse a mezzo stampa e sulla TV nazionale ci lasciano al quanto perplessi.

Dal nostro punto di vista il metodo è sempre lo stesso, la colpa del disastro in cui si trova il paese, è sempre del “vicino”.

Manca l’assunzione di responsabilità, manca la volontà di smettere di portare l’acqua al proprio mulino, manca la volontà di iniziare finalmente a fare un ragionamento di sistema e il Tavolo così detto Istituzionale, ne è l’esempio lampante.

Tavolo che doveva “servire” esclusivamente per redigere il bilancio tecnico dello stato escludendo qualsiasi altro scopo anche perché riteniamo folle aggiungere articoli programmatici, emendamenti, nuovi impegni di spesa e proposte di legge da portare in consiglio straordinario da parte di una maggioranza o da una Segreteria Finanze che in questo momento non “esiste” più.

Riteniamo che non sia facendo la voce grossa inventando ricette miracolose o additando una categoria rispetto ad un’altra che i problemi spariranno.

Crediamo altresì che i problemi si potranno affrontare con un percorso serio di rivisitazione delle norme, decreti o leggi obsolete e “sbagliate”, con la volontà di fare emergere i veri responsabili degli NPL e di chi li ha permessi. Con la volontà di rimettere ordine in ogni settore dalla base e di creare le fondamenta di un sistema economico sociale basato sull’equità e sulla trasparenza.

USC ritiene che solo in questo modo si potrà ritornare a guardare al futuro con fiducia e con l’orgoglio di affermare “lavoro e vivo qui, sono sammarinese”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy