Il disastro dei conti pubblici emerso già alle prime battute dell’esame del bilancio di previsione 2013, ha sollecitato una serie di consiglieri a proporre di tutto e di più in tagli e tasse. Non pare che ancora sia stato proposto un ordine del giorno per incassare, anzitutto, le somme già di spettanza dello Stato.
Esempio, i mancati o ritardati versamenti della monofase.
Al 28 settembre 2011 lo Stato doveva incassare € 169.313.917,44.
Che cosa è cambiato da allora?
Quante cause sono state aperte?
E’ vero che ad ‘alcuni’ le somme sono state condonate?
La politica, di fatto, sta adoperando la spugna del silenzio. Tutti d’accordo?
E’ necessaria una commissione d’inchiesta?
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