San Marino. “Marco Gatti e Pedini Amati: volano insulti”

San Marino. “Marco Gatti e Pedini Amati: volano insulti”

La Serenissima. “Alta tensione tra Pedini Amati e Gatti”

Maggioranza alla resa dei conti? Ci saranno sicuramente smentite rispetto all’articolo pubblicato ieri da La Serenissima, ma pare certo che la tensione, anche in Congresso di Stato, abbia raggiunto livelli talmente elevati da compromettere i rapporti interpersonali in una squadra che, considerati i numeri, sembrava inossidabile. Emblematico di questa situazione è quanto accaduto ieri mattina in un noto bar del centro storico molto frequentato dai politici locali dove, davanti a i numerosi presenti è andato in scena una clamorosa rissa verbale tra i Segretari di Stato Gatti e Pedini Amati di fronte agli sguardi attoniti del collega Massimo Ugolini e del Consigliere di NPR Alessandro Mancini. Sono volate parole grosse.

“I soldi sono quelli che sono, non capisci un c…” , ha attaccato sbattendo i pugni sul tavolo il Segretario alle Finanze rivolgendosi al collega: “Devi stare a sentire, non puoi fare sempre di testa tua, qui andiamo a prendere gli schiaffi e io ho paura degli schiaffi per colpa tua” con il Segretario al Turismo che rispondeva: “Allora fai tutto te, fai quel c… che vuoi” rivendicando una maggiore condivisione.

L’episodio è solo l’ultimo esempio della sempre più malcelata tensione che contraddistingue i rapporti in maggioranza nelle ultime settimane. I giochi sono stati aperti dai giovani Dc che, senza mezze misure, hanno sollecitato il governo a fare meglio. Non irrilevanti sono stati poi i segnali provenienti dal movimento Domani Motus Liberi, messo in grave difficoltà dalla ruvida gestione delle problematiche legate alla giustizia e al segreto mantenuto rispetto alle grandi scelte economiche e finanziarie fra cui quella del debito estero contratto con la società del Delaware. Sempre più evidente è anche lo scontro sull’approvvigionamento dei vaccini con il Segretario degli Esteri che, cogliendo al volo le ottime relazioni avviate con la Russia, ha chiesto e ottenuto la possibilità di una fornitura di vaccino Sputnik V, bypassando gli insuccessi del Segretario alla Sanità che invece non è riuscito ancora a procurare alcuna dose. Non secondari gli attriti in casa Dc fra i falchi che vogliono gestire le scelte più delicate senza confronto e la parte più moderata che invece ritiene necessario un maggior coinvolgimento, almeno dei Consiglieri di maggioranza oggi completamente esclusi dalle decisioni più importanti.

Infine lo scontro manifesto fra il Segretario Gatti e il Segretario Pedini. Il primo con i cordoni della borsa ben stretti (almeno per quanto riguarda i ristori) e il secondo che ha minacciato le dimissioni se entro questa settimana non verrà emesso il decreto per gli aiuti alle imprese. Al di là delle smentite di circostanza, la tensione ha raggiunto il livello di guardia e le prossime due settimane potranno dire che indirizzo prenderà questa sventurata legislatura.

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