San Marino. Marco Podeschi: “Libertà di stampa, il nostro Paese deve fare un passo in avanti”

San Marino. Marco Podeschi: “Libertà di stampa, il nostro Paese deve fare un passo in avanti”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Marco Podeschi, ex Segretario di Stato, in merito all’approvazione della nuova legge in materia di informazione e media.

L’approvazione della legge sull’informazione qualche giorno fa ha riaperto il dibattito su un settore sul quale in generale c’è sempre poca attenzione.
È una attività che in Repubblica occupa un numero marginale di persone e tolta la portaerei San Marino RTV resta ben poco.
È questo è già un tema, la difficoltà a sviluppare attività economiche nel settore dell’informazione e editoria in Repubblica.
In più, se nel settore ci sono competitor che possono agire ai margini della legge sull’editoria, attirando però inserzionisti e facendo raccolta pubblicitaria la cosa si fa ancora più strana.
Fino ad oggi è stato più o meno così e il problema non è la libertà di espressione, come ho letto in questi giorni.
Il punto vero è che se c’è un legge nazionale che regola il settore non si può ignorarla.
È come se domani, per esprimere la mia libertà di cucinare e di creatività culinaria apro un ristorante nel garage, senza licenza.
Perché non farlo?
Esprimo liberamente il mio estro, la mia opinione culinaria e guadagno qualche soldo alla faccia delle leggi e di chi le rispetta.
Se la nuova legge – da quanto posso capire – risolve questa stortura bravo Teodoro Lonfernini e bene chi l’ha sostenuta nonostante le pressioni.
È una questione di rispetto verso chi esercita la professione di giornalista, per chi investe come editore, per chi intorno al mondo dell’informazione ci vive e lavora.
C’è di più però.
C’è anche la trasparenza verso l’opinione pubblica che un settore regolato può garantire.
Chi garantisce per fonti di informazione che agiscono non in modo trasparente verso editori o i vari poteri?
Nel 2014 quando Belluzzi portò all’attenzione del Consiglio Grande e Generale si parlò molto della trasparenza rispetto agli assetto proprietari, dell’autonomia dei giornalisti rispetto agli editori.
Nove anni dopo anziché andare avanti si è tentato di tornare indietro.
Dai commenti delle cronache consiliari sono emerse pressioni, in maggioranza e opposizione, sparizioni di consiglieri in sede di votazione, posizioni politiche abbastanza singolari.
A quanto pare ci sono “poteri medi” che si sono attivati per tentare di impedire che alcuni punti del progetto diventassero legge.
Un fatto singolare per un periodo storico – vedi conflitto russo ucraino- in cui anche influenzare i media e i siti web è un elemento cruciale per la propaganda.
Nessuno a San Marino ne parla ma scorrendo la stampa estera ci sono numerose testimonianze delle ingenti risorse economiche investite dalla Russia per influenzare le opinioni pubbliche dei paesi che hanno aderito alle sanzioni (come San Marino) e se possibile destabilizzare i governi (vedi San Marino) che si sono schierati a favore dell’Ucraina.
Tale elemento, lo dice una persona che non simpatizza certamente per il governo, deve essere considerato e merita una attenzione che travalica le differenze politiche e mi vede schierato con il governo per una questione nazionale.
La fine prematura di una legislatura fra qualche settimana, come qualche precognizione da tempo sta dicendo non potrebbe essere propedeutica a ammorbidire e cambiare la posizione di San Marino sul conflitto russo – ucraino?
Le mie sono riflessioni in libertà poiché non credo ai casi, né credo che si esercitano pressioni su membri del Consiglio Grande e Generale a caso o per questioni minimali.
Su questo anche il governo dovrebbe fare un salto di qualità smettendo di dividere fra media buoni e media cattivi.
I giornalisti raccontano i fatti, esprimono opinioni su cui i cittadini si fanno le proprie opinioni.
Chi governa dovrebbe avere l’umiltà di accettare i giudizi di tutti, buoni e cattivi.
Se il dibattito intorno alla legge sull’informazione porterà a prendere coscienza e a rimediare le storture avvenute in questi tre anni forse un piccolo passo in avanti sarà stato fatto per la trasparenza e la libertà di stampa, quella che rispetta le leggi di San Marino.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy