Corriere Romagna San Marino: Urne appena chiuse, e già si litiga per le poltrone / Ap unica delusa della coalizione: rischiano di vincere logiche clientelari. Tito Masi annuncia le dimissioni
SAN MARINO. A tre giorni dalle
elezioni, già le prime stonature.
Alleanza popolare, messa in
grande minoranza dalle alleate
Dc e Psd, prende atto del risultato
penalizzante e, pur facendo
parte della coalizione vincente,
azzarda: «Con questo esito, c’è rischio
che tornino le logiche di
clientelismo, opportunismo,
mancanza di trasparenza». E i toni
tesi rischiano di tradursi in
bagarre già oggi pomeriggio al
primo incontro di Bene comune
dopo la vittoria: appuntamento
alle 16 per discutere di poltrone.
Già: il prossimo governo. Ap non
dà per disperata la conferma di
Antonella Mularoni agli Esteri,
mentre la Dc considera palazzo
Begni già suo. Intanto, a parlare
sono ancora i risultati delle preferenze:
appena dieci donne in
Consiglio, con tre prime dame.
Maria Luisa Berti con 750 voti è
la più votata, seguita da Francesca
Michelotti di Sinistra unita
e il capo di Stato Denise
Bronzetti nel Psd, ma queste ultime
due entrambe distaccate
dalla Berti di addirittura 200 voti.
«Non me l’aspettavo -dice lei-:
premiata dalla mia battaglia
contro le residenze agli stranieri,
e forse anche dalla dichiarazione
dei redditi trasparente».
(…) Proprio la
donna più votata, Maria Luisa
Berti, potrebbe ambire alla segreteria
alla Giustizia: «Non ambisco
a nulla, ma certo, se mi offrissero
un posto di governo, la
Giustizia mi piacerebbe», non la
fa lunga l’ex Reggente. (…)
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la ipotesi di La Voce di Romagna
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