San Marino. Marino Cecchetti: abbiamo bisogno di stimolare, non di tappare la bocca

San Marino. Marino Cecchetti: abbiamo bisogno di stimolare, non di tappare la bocca

Abbiamo bisogno di stimolare, non di tappare la bocca

Marino Cecchetti

Carlo Romeo (San Marino Rtv) nei giorni scorsi si è occupato della vigente legge sull’editoria. Legge malamente copiata da altre realtà e giudicata severamente da chi lavora nel settore, in ambito giornalistico italiano ed anche a Strasburgo (questione diritti).

I problemi di importanza generale, nella nostra comunità, sono trattati ormai solo nel – rissoso – ambito politico. Il che non aiuta a trovare la soluzione migliore. Abbiamo bisogno  di stimolare  quante più persone possibile ad occuparsene, non di tappar loro la bocca. Occorre un regime di libertà di stampa.

Si è letto, a ridosso delle ultime elezioni, in un comunicato di una delle principali formazioni politiche poi di Governo: “l’informazione pubblica dovrà essere valutata nella propria obiettività da un comitato di cittadini”. Come ai tempi di Robespierre o di Stalin! Con questa logica non ci sarebbe stata nemmeno la legge del 1881 che ha creato le condizioni perché si sviluppasse il dibattito che ha portato all’Arengo del 1906.

Si deve soprattutto alla libera informazione se il processo Conto Mazzini (‘tangentopoli sammarinese’) ha potuto avviarsi il 19 ottobre 2015. Da una quindicina d’anni c’era chi – come di dovere’ – andava denunciando quel sottobosco politico affaristico poi effettivamente emerso. Nel tentativo di metterlo a tacere è stato additato come ‘Nemico della Repubblica’ e costretto a salire e scendere, salire e scendere le scale di un Tribunale di cui prima non conosceva nemmeno l’ubicazione.

Vale, purtroppo anche da noi, quanto si legge in un libro sulla realtà italiana: “si è soliti pensare che … ognuno possa scrivere ciò che vuole, senza rischiare” alcunché. Non è così. “Anche qui da noi la vita può essere dura per coloro che non hanno un padrone” e rispondono solo alla propria coscienza. Vedremo se sarà più o meno “dura” con la nuova legge prefigurata da Romeo.

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