San Marino. Matteo Messina Denaro in contatto con un professionista sammarinese?

San Marino. Matteo Messina Denaro in contatto con un professionista sammarinese?

L’Informazione di San Marino

Rapporti col superlatitante interpellanza inammissibile 

La richiesta di chiarimenti riguardava contatti tra Matteo Messina Denaro e un professionista sammarinese, ma la risposta non potrà essere data per non interferire con eventuali indagini

Antonio Fabbri

Si attendeva una risposte che chiarisse al paese scenari preoccupanti. Ma la risposta, almeno sul piano politico, non arriverà. Non è stata ammessa, infatti, l’interpellanza che chiedeva di fare luce su una indagine dell’Antimafia italiana su presunti rapporti tra un non meglio precisato professionista sammarinese e soggetti vicini al super latitante boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. L’interpellanza era stata presentata dai consiglieri Roberto Joseph Carlini, Fabrizio Francioni, Matteo Ciacci ed Emmanuel Gasperoni, membri di maggioranza della Commissione Consiliare Antimafia.

“Preoccupati della notizia che da tempo circola all’interno della Repubblica di San Marino, circa l’interessamento della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) alle attività di un professionista sammarinese, ispirati dal più alto spirito di salvaguardia e tutela della comunità dalle infiltrazioni di organizzazioni criminali”, i quattro consiglieri interpellavano il governo. L’interpellanza, circostanziata dal punto di vista della descrizione dei contatti che ci sarebbero stati tra il professionista e un collaboratore del super latitante, mirava anche a capire chi fosse il professionista sammarinese e se vi fossero indagini in corso sul caso da parte del tribunale. Richieste precise che, però, almeno per il momento resteranno senza risposta. Infatti, l’interpellanza è stata dichiarata inammissibile “dall’Ufficio di Segreteria del Consiglio Grande e Generale in data 12 luglio 2017 in quanto riguardante atti e fatti non riferibili al Governo, bensì ad organi ed autorità diverse rispetto a cui devono essere garantite le necessarie condizioni di riservatezza e pertanto per la volontà di non andare ad interferire con tali attività”.

Dunque in ambito politico non arriveranno risposte su questa interpellanza. Almeno per ora e sempre che non intenda interessarsene la Commissione sammarinese antimafia, che vista la particolarità delle sue funzioni volte ad esaminare il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità, potrebbe trattare il caso nelle sue convocazioni riservate. Il problema per ora, dunque, resta. Non è noto, al momento, se lo si stia affrontando sul piano giudiziario in Italia o a San Marino o se possano essere gli ordini professionali ad interessarsi del caso. I presidenti di commercialisti e avvocati, interpellati sulla vicenda su queste pagine, non avevano nascosto preoccupazione relativamente ai contenuti dell’interpellanza e all’impatto di un caso del genere sulla comunità sammarinese.

 

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