Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Telefonini, scoperta la frode del secolo /
Sette gli indagati in tutto, tra cui un riminese di 57 anni e un milanese di 44 anni residente a Rimini /
Un raggiro al Fisco da 155 milioni di euro per oltre un milione e 200mila cellulari
SAN MARINO. Un milione e 200mila telefonini che, secondo le carte, avrebbero dovuto servire un mercato, quello sammarinese, di appena 30mila abitanti: vale a dire 40 cellulari a testa. Qualcosa non tornava e la Finanza, partendo dall’origine del giro d’affari e quindi da una società forlivese, ha voluto vederci chiaro. E ha scoperto una maxi frode carosello, a cavallo tra Romagna e Titano e che passava, in Italia, per 46 società “cartiere” e per altre sei ditte sammarinesi, per lo più già revocate dal Congresso di Stato del Titano: un giro d’affari calcolato, tra il 2007 e il 2009, in 155 milioni di euro. (…) Le società del Titano coinvolte. Sono sei, dunque, le ditte sammarinesi che si erano prestate al “giochino”: Acs (per un giro di vendite di 42 milioni di euro), High t tech (46 milioni) e Best (18 milioni), tutte già revocate dal Congresso di Stato; ci sono poi la Sm Telefoni (ora in liquidazione e che garantì affari per 19 milioni), infine New Way ed Elettronica 2000 “impegnate” per 21 e 7 milioni di euro. «Operazione, questa della Finanza di Forlì – commenta il segretario di Stato all’Industria del Titano, Marco Arzilli – che conferma l’ottimo lavoro condotto dagli uffici di controllo sammarinesi. Queste attività hanno operato per tanti anni, purtroppo, e proprio su alcune di loro iniziò l’opera di pulizia del Congresso di Stato che, da marzo del 2010 ad oggi, ha già revocato 100 licenze e probabilmente provocato la chiusura di altre 400 ditte “furbette”. (…)