San Marino. Memorandum, la storia travagliata

San Marino. Memorandum, la storia travagliata

L’Informazione di San Marino 

Bcsm – Bi: la travagliata storia del memorandum 

La presidente di Via del Voltone ha annunciato di avere ripreso il dialogo con Banca d’Italia e che i contenuti dell’intesa sono tutti da scrivere

Antonio Fabbri

Si ritorna a parlare di Memorandum di intesa con Banca d’Italia. Quella dell’intesa tra le due Banche Centrali è una storia travagliata. Nell’incontro di giovedì scorso con parti sociali e categorie economiche, prima, con le opposizioni e la maggioranza, poi, le istituzioni del sistema bancario hanno reso noti i dati dell’Aqr, la famosa verifica sulla qualità degli attivi delle banche sammarinesi che ha visto diverse fasi di verifica e che, ora, sembra giunta finalmente a fotografare un quadro dettagliato della salute del sistema

Così tra chi dice “pensavo peggio”, ma comunque esprime preoccupazione, e chi dice “pensavo meglio”, ma comunque esprime fiducia, tutti sono comunque consegnati al silenzio per la riservatezza dei dati che sono stati illustrati. Emerge però che, a richiesta delle opposizioni, la Presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti (foto), ha dichiarato che, per quanto riguarda i rapporti con Banca d’Italia, è stato ripreso il dialogo e il Memorandum di intesa ha dei contenuti tutti da scrivere. Anche perché, da quando se ne parlò la prima volta oltre un decennio fa, lo scenario italiano, quello sammarinese e quello internazionale, sono notevolmente mutati. Sta di fatto che di questa intesa se ne parla da anni. Dal 2010 sul Memorandum si è visto l’allora presidente di Via del Voltone Renato Clarizia iniziare il suo mandato definendolo imprescindibile e annunciarne l’imminente firma a cadenza pressoché mensile, salvo poi sostenere in seguito che il Memorandum non era poi così necessario, definendolo addirittura “superato”. Di seguito il presidente Wafik Grais puntava dichiaratamente ad un rapporto più internazionale e il Memorandum di intesa con Bankitalia non sembra averlo mai ritenuto determinante. Sta di fatto che a distanza di anni che hanno visto proclami, dibattiti politici, scontri, paragoni, pile di interpellanze e confronti, l’intesa tra banche centrali ancora non c’è. Oggi si torna a parlarne, stando alle affermazioni della Presidente di Via del Voltone, davanti a un foglio bianco con contenuti tutti da scrivere… il che, visto come erano messe le cose in passato, potrebbe non essere necessariamente un male.

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