Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Intervista al presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, sulle possibilità di rilancio del sistema finanziario / Non facciamoci cogliere impreparati dal G20: trasparenza indispensabile ma con un’iniezione di professionalità e nuovi servizi
Ridurre il numero delle banche, non liquidando, ma aggregando e rafforzandone i patrimoni con l’ausilio di una legge che però è stata per il momento solo annunciata
“Banca d’Italia ha operato in direzione opposta con l’obiettivo di separare nettamente i due sistemi”, dialogo indispensabile con la Banca Centrale Europea
Le cause della turbolenza che sta colpendo senza sosta il settore finanziario sammarinese devono essere analizzate in profondità per capire se può esserci una via d’uscita capace di garantire la tenuta dell’intero sistema. Uno degli obiettivi più immediati deve comunque essere quello di non ritrovarci, ancora una volta, impreparati rispetto ai nuovi eventi che la comunità internazionale sta mettendo a punto. Affrontiamo questi temi con Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio-Sums, al quale abbiamo chiesto di esprimersi sull’argomento non trascurando i riflessi che si produrranno nei prossimi mesi per effetto delle decisioni che sono state adottate dal G20 a Cannes, in particolare quelle che porteranno all’adozione in tempi rapidi dello scambio automatico delle informazioni. Di fronte a questo scenario è necessario dire come si deve ristrutturare il sistema bancario e finanziario di San Marino per reggere agli eventi e vincere la sfida della trasparenza. L’intervista a Masi viene pubblicata in due parti (oggi e domani), nella convinzione si possa sviluppare un dibattito che porti ad alcune necessarie decisioni.
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.
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