San Marino. “Mobilità sostenibile, staticità non sostenibile”

San Marino. “Mobilità sostenibile, staticità non sostenibile”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera sul tema della mobilità sostenibile.

La mobilità sostenibile è una tematica che trova sempre più spazio nelle agende europee, sia dal punto di vista delle iniziative pianificate dagli Stati, sia degli investimenti messi in campo dai settori produttivi e dei servizi, al fine di decarbonizzare parte della propria economia e ridurre l’inquinamento atmosferico, creando posti di lavoro in un’ottica di trasformazione che permetta di contenere l’aumento della temperatura globale e i relativi effetti sul clima.

La recente edizione di K.EY alla fiera di Rimini ha fornito una esaustiva panoramica su fonti rinnovabili, risparmio e uso energetico efficiente e mobilità di persone e merci a ridotto impatto ambientale. Chiunque, come il sottoscritto, vi abbia partecipato assistendo alle conferenze, ha potuto recepire l’importanza di tali iniziative e comprendere le finalità al di là del business, pur senza essere un operatore del settore.

Da molti anni mi interesso di tematiche ambientali, guido un’auto elettrica e seguo per passione vari siti e convegni, chiedendomi cosa si possa e si debba fare per migliorare l’attuale scenario, riducendo la nostra impronta ecologica. In quest’ottica, conscio della situazione e delle problematiche ma anche delle potenzialità di San Marino in questi ambiti, ho provato a focalizzarmi sulle modalità di spostamento a ridotte emissioni.

In Repubblica esiste una infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrificati, presente sul territorio dall’estate 2018 e gestita da AASS che ne è proprietaria. Le pur numerose colonnine installate in spazi pubblici possono non essere sufficienti per fornire un servizio capillare ed efficiente agli automobilisti, siano essi lavoratori frontalieri e turisti, ma anche cittadini residenti, che normalmente riforniscono la propria auto a casa ma possono avere la necessità o la comodità di ricaricarla in ambiti diversi da quello domestico (al lavoro, al centro commerciale o in qualsiasi altra situazione nella quale il veicolo è in sosta). Dal 2021 il servizio di ricarica dei veicoli non si configura come vendita di energia, rendendolo così possibile a soggetti diversi da AASS che è monopolista nella fornitura di elettricità.

Al fine di fornire ulteriori opzioni di ricarica, nel Marzo 2022 ho contattato le Segreterie di Stato al Territorio e al Lavoro (che ha delega ai rapporti con AASS), AASS e l’Autorità per l’Energia per proporre un progetto volto ad integrare l’infrastruttura esistente in Repubblica, aggiungendo altri punti di rifornimento da installare su superfici private di attività commerciali e ricettive. Per cercare di ridurre realmente l’impatto ambientale della mobilità, le nuove stazioni di ricarica sarebbero state alimentate principalmente con elettricità prodotta in territorio tramite nuovi impianti fotovoltaici. Gli investimenti, l’installazione e la gestione sarebbero stati a carico di privati sammarinesi, con il coinvolgimento di qualificati partner italiani per un servizio con assistenza multilingua h24, 7 giorni su 7 e interoperabile, ovvero attivabile da chiunque con qualsiasi app di ricarica e relativa tessera RFID, a differenza delle colonnine di AASS che funzionano esclusivamente previa registrazione sull’app ZapGrid.

Il quadro normativo sammarinese risultava incompleto e ho illustrato alle controparti vari aspetti sui quali intervenire, nel tentativo di collaborare alla definizione di direttive più precise e funzionali, evidenziando l’importanza dell’emissione di alcuni regolamenti, richiamati da Leggi e Decreti, che da anni devono essere redatti: in assenza di essi, alcune norme risultano di fatto inapplicabili.

Il progetto sottoposto, certamente perfettibile, senza la pretesa di essere il migliore e il più esauriente in assoluto, in più di 400 giorni ha ricevuto solamente un generico parere positivo da parte della politica riguardo l’iniziativa imprenditoriale (il cui scopo è congruente con il programma di governo), e nonostante i ripetuti solleciti e la mia reiterata disponibilità al confronto, non ho ottenuto risposte ai quesiti posti, non mi sono stati forniti dati necessari per una adeguata valutazione economica degli investimenti, non sono state colmate le lacune normative evidenziate e non ci si è potuti fattivamente confrontare sui dettagli di quanto consegnato in forma scritta e ulteriormente illustrato a voce nei 4 incontri concessi, ad uno solo dei quali hanno presenziato anche gli uffici tecnici competenti.

Indipendentemente dall’esito di quanto descritto sopra, l’auspicio è che a San Marino modernità ed efficienza possano realizzarsi anche grazie ad iniziative private supportate da uffici pubblici preparati, disponibili e che collaborino concretamente nell’applicazione di leggi e regolamenti completi, organici e ben studiati.

Alessandro Paoloni

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