La Repubblica di San Marino sta attraversando la fase più difficile della sua lunga storia, come ha messo in evidenza nei giorni scorsi su IlSole24Ore Isabella Bufacchi, retta da una classe politica che, sullo stesso giornale, ha descritto,
in più occasioni, Lionello Mancini.
Ora, dopo il disastro combinato con la firma dell’accordo con l’Italia del 26 novembre, la classe politica sammarinese si accinge a permettere ai poteri forti italiani, col consenso di Roma, di operare direttamente dentro la Repubblica. Sperando di conservare il sistema (un sistema marcio:
548 società anonime e 3 000 altre società,
tante delle quali con azioni o quote intestate a fiduciarie magari di Paesi come Panama, Isole Vergini, eccetera) in cui da decenni naviga.
Insomma ormai ‘l’ambiente sembra pervaso da un raptus demenziale da ‘muoia Sansone con tutti i Filistei’, come scritto da Augusto Gasperoni, alcuni giorni fa.‘
Vedi articolo di Marino Cecchetti, pubblicato anche su L’Informazione di San Marino.