Il Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni, ha incontrato la stampa per fare un bilancio concreto e misurabile della sua attività politica negli ultimi 17 mesi, dal momento cioè della sua nomina a membro di Governo il 13 marzo dello scorso anno.
Mussoni ha anche disegnato un bilancio umano: centinaia le persone
incontrate nel suo ufficio, con storie lavorative difficili, che “mi
hanno permesso di toccare con mano la società reale, specchio del
momento che stiamo vivendo”. Da qui l’invito e un monito ai colleghi e
ai politici: “occorre costruire un programma economico che tenga conto
dei problemi quotidiani della gente; la politica – ha detto Mussoni –
dovrebbe fare un salto di qualità e operare secondo il binomio
‘rigore-sviluppo’”.
Due, secondo Mussoni, le sfide imprescindibili
che attendono il Governo che si formerà a seguito delle elezioni
politiche di metà novembre: il risanamento della finanza pubblica e
l’implementazione delle riforme strutturali, con la “consapevolezza che
gli anni a venire saranno ancor più difficili e impegnativi”. I dati
statistici presentati oggi da Mussoni rendono conto di questo: se da un
lato confermano la stabilità e la tenuta del sistema dell’occupazione,
la situazione rimane ancora molto difficile, con un tasso di
disoccupazione al 4.63%, che per un Paese piccolo come il nostro è un
dato da non sottovalutare.