Il Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni, ha incontrato oggi la stampa per fare un bilancio concreto e misurabile della sua attività politica negli ultimi 17 mesi, dal momento cioè della sua nomina a membro di Governo il 13 marzo dello scorso anno.
Mussoni ha svolto una sintesi dell’impegno profuso nella Segreteria di Stato al Lavoro, Cooperazione e Poste, dei risultati ottenuti, valutati anche attraverso un’analisi politica, con uno sguardo su quanto ancora rimane da fare: “credo di aver fatto un servizio al Paese, di aver lavorato al meglio per quanto ho potuto, oltretutto in un settore che non mi era proprio”, in un momento alquanto difficile per il Paese, che registrava e registra tuttora un alto tasso di disoccupazione e la chiusura quotidiana di aziende. Mussoni ha definito il suo un “contributo concreto al Paese in difficoltà”: tanti i temi affrontati e conclusi positivamente, fra cui l’istituzione del triennio di formazione professionale di base con l’estensione del periodo formativo da 2 a 3 anni secondo i parametri europei, l’estensione degli incentivi per l’autoimprenditorialità anche alle attività libero professionali destinata ai lavoratori licenziati, il Decreto Legge 5 ottobre 2011 n. 156 cosiddetto “Decreto Mussoni”contenente norme per la semplificazione e l’efficienza del mercato del lavoro, e ancora, la Legge istitutiva dell’Ente Poste, ente autonomo dotato di personalità giuridica, l’introduzione dei voucher formativi per l’alta formazione all’estero dei giovani lavoratori, con il contributo statale già previsto a bilancio.
Fra le attività avviate ma non ancora perfezionate all’iter consiliare, e per le quali Mussoni auspica una celere definizione, la riforma del mercato del lavoro, il cui testo è stato già depositato agli atti del Congresso di Stato, e quello che disciplina la rappresentatività dei sindacati e delle associazioni di categoria, che sarà consegnato nel prossimo mese di settembre. Una risposta concreta alle persone in difficoltà lavorativa è rappresentata dal Decreto Delegato sulla costituzione di cooperative a scopo sociale e di servizio, emanato nel mese di luglio scorso, così come la costituzione del Fondo Straordinario di Solidarietà, il cui progetto di legge, già elaborato e presentato dalla sua Segreteria, e per il quale il Governo ha già stanziato apposito budget, potrà fornire un supporto importante per tutte quelle persone che non possono beneficiare degli ammortizzatori economici. In sospeso rimane inoltre la modifica del testo sull’edilizia sovvenzionata, rivolto anche a coloro che prendono in locazione un bene immobile, e il testo unico ricognitivo delle norme del mercato del lavoro. “C’è la volontà da parte mia – ha dichiarato Mussoni – di continuare a lavorare, su questi e su altri progetti, in modo da lasciare al mio successore le condizioni ottimali per essere fin da subito operativo, pur nel rispetto delle scelte che verranno fatte, dell’impostazione del lavoro e dell’autonomia organizzativa”.
Numerosi anche gli incontri del Segretario di Stato al Lavoro con gli omologhi della Repubblica italiana: con il Ministro Sacconi, prima, con il Ministro Fornero, poi, e con l’allora Ministro dell’Economia Tremonti. Momenti di colloquio e confronto che “ritengo abbiano contribuito al potenziamento dei rapporti con la vicina Italia, che da tempo erano fermi”. Mussoni ha anche disegnato un bilancio umano: centinaia le persone incontrate nel suo ufficio, con storie lavorative difficili, che “mi hanno permesso di toccare con mano la società reale, specchio del momento che stiamo vivendo”. Da qui l’invito e un monito ai colleghi e ai politici: “occorre costruire un programma economico che tenga conto dei problemi quotidiani della gente; la politica – ha detto Mussoni – dovrebbe fare un salto di qualità e operare secondo il binomio ‘rigore-sviluppo’”.
Due, secondo Mussoni, le sfide imprescindibili che attendono il Governo che si formerà a seguito delle elezioni politiche di metà novembre: il risanamento della finanza pubblica e l’implementazione delle riforme strutturali, con la “consapevolezza che gli anni a venire saranno ancor più difficili e impegnativi”. I dati statistici presentati oggi da Mussoni rendono conto di questo: se da un lato confermano la stabilità e la tenuta del sistema dell’occupazione, la situazione rimane ancora molto difficile, con un tasso di disoccupazione al 4.63%, che per un Paese piccolo come il nostro è un dato da non sottovalutare.
Intanto, nei 90 giorni di tempo che ci separano all’ importante scadenza dell’attuale legislatura, il Segretario di Stato Mussoni ha confermato la propria disponibilità all’ascolto e all’incontro: dei sammarinesi, ma anche delle OO.SS; con queste ultime è già in programma per settembre un tavolo tecnico per la condivisione del raggiunto accordo del settore industria.
Infine, la nota dolente della questione dei frontalieri: una questione ancora aperta che con l’approvazione della riforma tributaria avrebbe invece potuto trovare una definitiva risoluzione.
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