Nella Repubblica di San Marino da qualche decennio i cittadini si sono poco preoccupati della qualità dei loro politici, sperando comunque che questi non arrivassero ad intaccare la reputazione del Paese. Invece è successo.
Oggi ‘
il Moneyval, l’Europa, la Banca d’Italia,
gli investigatori,
i magistrati, stanno stringendo il cerchio e premendo per ottenere dal Titano regole meno stravaganti, più efficaci, meno favorevoli alla finanza grigia‘, ha scritto
Lionello Mancini su IlSole24Ore.
È lo stesso Mancini a darne la spiegazione: ‘da decenni i cittadini del Titano si affidano a un ristretto gruppo di notabili che si alternano ai vertici di partiti, istituzioni e burocrazie; una pattuglia di gestori della cosa pubblica saldamente ancorato alle leve del solo potere reale e riconosciuto: quello del denaro.‘
Parole gravissime che non si sarebbero mai volute sentire da un giornale così rappresentativo della opinione pubblica italiana. Un secolo e mezzo fa la Repubblica di San Marino fu graziata dal processo di unificazione della penisola perché un
Capo del Governo come Bettino Ricasoli sostenne: San Marino, per gli italiani, ‘è una repubblica, che va serbata come un prezioso ed antico cammeo’.
- Gioco d’azzardo a San Marino gestito dallo Stato
- Rimini, caos vigile elettronico: annullata un’altra multa dal giudice di pace