Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese: “Siamo infuriati”, alcune “delle nostre ditte sono calate del 15% rispetto a un anno fa” / Le imprese edili chiedono un ‘muro’ sul confine per lasciare le ditte italiane fuori dal mercato / L’Ases sbotta: per lavorare sul Titano versano solo 350 euro, così fanno concorrenza sleale e ci portano via i clienti
La protesta degli associati dell’ASES (Associazione Settore Edile Sammarinese) ha un fondamento come si apprende dall’Ufficio del Lavoro: “Se la durata della prestazione non supera i 15 giorni lavorativi – spiegano – la ditta italiana paga una tassa fissa di 350 euro, con la quale può distaccare tutte le persone che servono” per realizzare l’opera. La ditta, insomma, può portare con sé un numero illimitato di ‘muratori’, tutti “registrati con nome e cognome”, sui quali “verifichiamo che siano in regola al 100% in Italia”