San Marino. No a un prestito estero di enormi proporzioni a poche banche private. A. Gasperoni, W. Muccioli

San Marino. No a un prestito estero di enormi proporzioni a poche banche private. A. Gasperoni, W. Muccioli

‘Il debito e’ il sistema con cui nel mondo moderno si impone la schiavitu’ Ezra Pound

Alcune riflessioni di Augusto Gasperoni e Walter Muccioli per mettere in guardia sui rischi della sottoscrizione di un debito estero di vaste proporzioni che a breve potrebbe portare il Paese nella stessa situazione della Grecia.

Non si comprende la necessità da parte del governo di  garantire delle banche private che questi quattrini a suo tempo li hanno intascati e quindi  o hanno  la liquidità o hanno dei titoli in pancia, con i quali andare sui mercati e offrire questi come garanzia in cambio della liquidità necessaria. D’altronde anche se molto discutibili le nuove direttive  europee impongono agli istituti bancari dell’unione di far fronte con i propri mezzi alle loro situazioni di crisi …

E’ possibile prevedere  che nella malaugurata  ipotesi  il governo decidesse comunque  di fare da garante verso queste banche, dovrebbe poi anche farsi  carico di servire la quota di interessi da pagare dal momento che gli istituti in questione con i capitali in uscita  non avrebbero le risorse per farvi carico, interessi , che su simili cifre e ai tassi attuali sarebbero un salasso che si può servire solo o facendo altro debito o con nuove tasse e  manovre draconiane sulla cittadinanza .
Infine  va rilevato che un debito estero di tali dimensioni qualora fosse sottoscritto sottoporrebbe questo e  i futuri governi alla mercè di  ci ha concesso quel credito, tale da toglierci ogni residua possibilità di autonomia gestionale che ci era rimasta.
Un’operazione del genere in termini economici  non ha alcun senso se non a trasferire il debito delle banche anche  sulle spalle dei cittadini i quali ora sono chiamati a reagire,  devono sapere  che cosa si sta prospettando loro ,che a nostro avviso con questa operazione  non c’è alcun interesse pubblico da salvaguardare ,ma solo l’interesse privato delle banche in questione.
Leggi il comunicato di Augusto Gasperoni e Walter Muccioli

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