San Marino. Nuova udienza Varano: Banca d’Italia autorizzava l’operativita’ di Carisp. L’Informazione di San Marino

San Marino. Nuova udienza Varano: Banca d’Italia autorizzava l’operativita’ di Carisp. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Varano, la difesa
“carisp autorizzata
da Banca d’italia”
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Colpo di scena nell’ultima udienza. Oggi nuovo atto a Forlì. Ma per l’avvocato di Via Nazionale il Titano non sarebbe ancora pronto per uscire dalla black list

Nuova udienza, oggi, sull’indagine Varano che vede la richiesta di rinvio a giudizio, da parte del pubblico ministero Fabio Di Vizio, per 29 persone più tre soggetti giuridici tra cui Carisp.
Oggi proseguirà l’intervento degli avvocati della difesa. Nell’ultima udienza del 28 novembre scorso, tra l’altro, è stato l’avvocato Mangogna, difensore di Cassa e dei dipendenti dell’istituto sammarinese, ad illustrare le conclusioni difensive, non senza colpi di scena. Infatti il legale ha fatto emergere davanti al Gup Alessandro Trinci, l’esistenza di documenti – circolari, lettere e regolamenti – con i quali Banca d’Italia autorizzava l’operatività di Cassa di Risparmio di San Marino oltre confine. Documenti di cui, a quel punto, anche il Pm Di Vizio ha chiesto il deposito agli atti. Una delle accuse, infatti, è che Carisp avrebbe esercitato attività abusiva oltre confine. Secondo la difesa, invece, non è così, perché le autorizzazioni c’erano.
(…) Cosa grave per San Marino, emersa nel procedimento di Forlì, è la posizione che per conto di Banca d’Italia l’avvocato Sforza ha tenuto in udienza. Una posizione che dà conto di come ancora la pensino in Via Nazionale sul conto del Titano. Nell’udienza del 14 novembre, infatti, parlando di black list, l’avvocato di Banca d’Italia ha detto: “E’ ancora vero che San Marino non è ancora compliant totalmente, pur avendo istituito una sua Aif, avendo emanato una nuova legge antiriciclaggio sicuramente molto più prescrittiva. Adesso siamo in attesa dei risultati dell’assessment che ha fatto il Moneyval a settembre 2013. Però, finché non esce una nuova valutazione, San Marino continua ancora oggi, nonostante questa progressiva armonizzazione, a risultare non compliant”. (…)


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