Il ministro italiano dell’Economia, Giulio Tremonti, ha emanato le norme cui devono sottostare le imprese di Paesi black list come San Marino per partecipare a gare pubbliche d’appalto in Italia, come previsto dall’articolo 37 della manovra correttiva ( o estiva).
Ne tratta Cristina Bartelli di Italia Oggi.
Il fulcro della disposizione è ricevere, a fronte della presentazione di una
serie di documenti, una attestazione un via libera da parte di via Venti
Settembre alla partecipazione della gara. I soggetti che dovranno dotarsi di
questa certificazione, dalla durata di un anno, sono, recita l’articolo 2 del
dm, gli operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in paesi black
list (dm 4 maggio 1999 e dm 21 novembre 2001). Sono 14 i dati che dovranno
essere inviati al dipartimento del tesoro, direzione V. via venti settembre, 97,
00187 a Roma in allegato ad una domanda su misura. I dati riguardano
prevalentemente informazioni sui bilanci e la compagine sociale.
Ne tratta Alessandro Galimberti, Il Sole24Ore
La questione riguarda l’attuazione delle disposizioni antiriciclaggio contenute
nel decreto legge 78/2010 (stabilità) all’articolo 37. L’ambito è quello degli
appalti pubblici, in relazione a concorrenti che hanno sede, residenza o
domicilio in paesi che in linea di principio non garantiscono una parità di
informazioni, rispetto alla normativa italiana, sulla prevenzione dal contagio
di denaro di dubbia provenienza.
Vedi articolo di Cristina Bartelli, Italia Oggi
Vedi l’articolo di Alessandro Galimberti, Il Sole24Ore