San Marino. Occupazione, Commissione Finanze: dibattito sull’erogazione incentivi. Nuovo Quotidiano di Rimini

San Marino. Occupazione, Commissione Finanze: dibattito sull’erogazione incentivi. Nuovo Quotidiano di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: Botta e risposta tra l’esecutivo e le opposizioni sulle misure a sostegno dell’occupazione / Lavoro, dibattito in Commisione / Il Segretario Iro Belluzzi: “Priorità ai giovani, ai disoccupati over 50 e alle persone in mobilità”

“L’obiettivo del progetto di legge, in un contesto di crisi economica strutturale, è quello di riordinare e riequilibrare le tutele nei confronti dei lavoratori, con l’obiettivo prioritario del sostegno all’occupazione, che va distinto dal sostegno all’impresa – ha spiegato il Segretario di Stato per il Lavoro Iro Belluzzi -. La parte che con questo intervento si intende disciplinare, che rappresenta il primo step del più ampio processo di riforma della normativa in materia di lavoro, è quella relativa agli incentivi per l’occupazione e la formazione e alle tipologie contrattuali a contenuto formativo”. Secondo il Segretario occorre affrontare il tema della finalizzazione degli interventi e le numerose difficoltà che incontrano i lavoratori licenziati nel rientrare nel mercato del lavoro o i giovani ad entrarci per la prima volta. “Si è proceduto con l’individuare le categorie più in difficoltà nell’inserimento o nel reinserimento, dunque giovani, lavoratori in mobilità e disoccupazione, disoccupati over 50. Per queste categorie è stato rivisto il sistema di erogazione degli incentivi per l ’occupazione e la formazione e le tipologie contrattuali a partire dall’apprendistato”. Dai banchi dell’opposizione, nononostante l’apprezzamento per l’atteggiamento di confronto tenuto dal Segretario Belluzzi, non sono mancate le critiche.

“C’è da chiedersi se un testo, che viene modificato radicalmente più volte in un anno, sia frutto dell’improvvisazione o quale sia la reale impostazione – ha affermato Roberto Ciavatta di Rete -. Si rimane nell’alveo del ricatto del datore di lavoro che mette il lavoratore di fronte l’atto compiuto, perché è lui che deve dichiarare che l’apprendistato sia andato a buon fine e potrebbe fare pressioni. Anche i controlli mi paiono aleatori”. (…)

 

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