San Marino Oggi dà voce ai partiti di opposizione

San Marino Oggi dà voce ai partiti di opposizione

L’opposizione guarda con preoccupazione agli
ultimi sviluppi politici sul Titano. “Una mancanza
di tenuta istituzionale di questa portata, in
un momento così delicato, è grave”, manda a
dire Gerardo Giovagnoli, segretario del Partito
dei socialisti e democratici. Di fatto il Psd considera
“pericoloso che uno dei vertici di Banca
centrale sia, nei fatti, allontanato e che possa
seguire, come annunciato, l’azzeramento dei
vertici, in un momento di rapporti delicati con
l’Italia, anche per la risoluzione della vicenda
Delta”. A tutto ciò si aggiungono “pesanti
elementi di divergenza della maggioranza che
dipendono dalla presenza di certe persone
nell’esecutivo”.
Non si scompone Simone Celli, segretario
Psrs, sullo strappo degli Eps: “Sono dinamiche
interne alla maggioranza di cui seguiamo con
attenzione gli sviluppi”. Il leader socialriformista
tocca quindi il tasto delle dimissioni di Caringi:
“Siamo molto preoccupati per la conflittualità
generale voluta dal governo e culminata nella
defenestrazione del responsabile della vigilanza
di Banca Centrale, che riceve un duro
colpo in un momento particolarmente delicato
e difficile”.
Drastico Giovanni Lonfernini, coordinatore dei
Democratici di centro, che definisce oramai
“irreversibile il collasso politico di questa maggioranza”.
Per il portavoce dei Ddc “è evidente
che la strada dell’autoreferenzialità intrapresa
da questo esecutivo è fallita”. In particolare,
Lonfernini denuncia l’assenza di governo, di
cui “lo scontro con i vertici di Banca Centrale è
un esempio lampante, specialmente ora che il
sistema finanziario è in piena emergenza e che
la vicenda Delta è ancora in via di definizione”.

Infine, Ivan Foschi, capogruppo di Sinistra
unita, punta il dito contro una maggioranza
“irresponsabile” e contro un segretario di Stato
delle finanze “senza bussola”. Perchè “pur
di mantenere la loro poltrona e di portare
avanti i loro giochi di potere – denuncia Foschifanno
saltare Banca centrale quando
il sistema finanziario è in difficolta’”. Unica nota
positiva: “Ci fa piacere – spiega il capogruppo
Su – che non siamo più i soli a renderci conto
che la situazione è insostenibile”.

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