San Marino Oggi. I mille scioperanti di Rovereta

San Marino Oggi. I mille scioperanti di Rovereta

San Marino Oggi: Equità, trasparenza e lavoro La marcia dei Mille su
Rovereta
/ Forte adesione allo sciopero zonale indetto dalla Csu Dalle 10 alle
12 oltre un migliaio di lavoratori s’è riversato sulle strade della zona industriale
 

Ieri mattina, un lungo corteo ha sfilato
davanti alle fabbriche della zona industriale. Decine di cartelli e striscioni:
Tassate noi, evadete voi”. “Equità subito”. “San Marino vietata ai truffatori”.
“Basta leggi razziali”. Fisco: pagano solo i lavoratori”. Alla manifestazione, hanno
aderito anche i precari della Pubblica amministrazione con maschere bianche e
lo striscione “lavoratori senza futuro”. “Il futuro di San Marino si gioca sul
terreno della trasparenza
e della difesa del lavoro. Questo il messaggio chiaro
e forte che centinaia di lavoratori hanno lanciato oggi al Governo, alle forze
politiche e alle associazioni economiche”, commenta la Centrale sindacale
unitaria. “San Marino del resto sta attraversando una delle crisi più profonde
della sua storia recente. La paralisi politicodiplomatica con l’Italia sta
provocando uno strangolamento dell’economia reale. Il cortocircuito economico
innescato dalla black-list sta provocando continue perdite di posti di lavoro,
chiusure aziendali e un generale impoverimento dei lavoratori e delle loro
famiglie. Sul fronte delle finanze statali, c’è la previsione che il debito
pubblico toccherà i 300 milioni entro la fine dell’anno. E le misure fiscali
annunciate dall’Esecutivo tentano di scaricare il debito pubblico sulle spalle
dei lavoratori”. Trasparenza, ha gridato più volte l’assemblea dei
manifestanti. “Non è più tempo di tentennamenti o, peggio, di ambiguità –
continua la Csu -. Lo scambio automatico d’informazioni va attivato
immediatamente. Il mondo del lavoro è preoccupato delle continue notizie di
infiltrazioni malavitose nel nostro tessuto economico. Lo slogan ‘Via la mafia
da San Marino’ deve tradursi in azioni e impegni concreti. A partire da una
completa trasparenza nel settore finanziario e nel sistema delle fiduciarie,
fino al definitivo superamento del segreto bancario”.

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