Da San Marino Oggi, l’editoriale di Carmen Lasorella
“Quando arriva il momento di tirare le somme,
si può essere contenti o amareggiati. Dopo
quattro anni e mezzo di lavoro a San Marino,
io provo entrambe le sensazioni, con un’aggiunta:
non ho rimpianti. È stata una magnifica
avventura e sono contenta di aver potuto costruire
una nuova televisione, con il contributo
degli uomini e delle donne che ci lavorano,
anzi partendo proprio dal rapporto con loro,
passando poi perfino dai bulloni delle scenografie,
oramai virtuali, con la
riqualificazione degli spazi di
lavoro, abbattendo anche quei
muri, che per troppi anni avevano
creato un recinto. L’obiettivo,
d’altra parte, era per me
chiaro sin dall’inizio, ampliare
gli orizzonti di un piccolo stato
attraverso la comunicazione,
una comunicazione di servizio
pubblico, etica, che sfruttando
le leve della tecnologia e sul
fondamento della professionalità
avrebbe rappresento una
magnifica occasione, soprattutto per riaffermare
i valori dell’antica terra della libertà, anche
attraverso l’esempio di un informazione,
che non si inchina, né asseconda il potere, ma
che esercita il suo diritto-dovere di raccontare
i fatti. Ma le visioni hanno bisogno di sostegno
condiviso e di risorse. Non basta un
satellite o il rinnovamento dell’organizzazione
o perfino la prova del cambiamento possibile.
Ci si arena di fronte alla mediocrità e alle cattive
abitudini. Diceva Voltaire, la difficoltà non
sta nel seguire le nuove idee, ma nel lasciare
le vecchie. Io le ho lasciate e ora lascio questo
incarico in anticipo, sulla mia previsione
di chiuderlo entro l’anno. Pare che La Tv sia
diventata una priorità. Mi auguro che, finalmente
lo sia davvero, che non si torni indietro.
Arrivederci”.