San Marino Oggi: Reato di evasione fiscale scatta solo per un importo di 25mila euro, il sindacato considera la trattazione “molto deludente” / Csu: “Prelievo fiscale più basso per autonomi non va affatto nella direzione dell’equità” / Positivo il superamento della tassa etnica con “parificazione tra frontalieri e residenti”
Nel dibattito di ieri dei delegati sindacali della Csu sul progetto di legge di riforma tributaria uscito dalla commissione consiliare sono state evidenziate l’introduzione della no tax area a tutela dei redditi più bassi e la rimodulazione che abbassa le aliquote della tassazione dei lavoratori dipendenti: “Per il reddito medio da lavoro dipendente, intorno ai 25.000 euro – si legge nella nota -, la tassazione prevista è di 1.164,00 euro (con un aumento di 771,05 euro rispetto alla tassazione attuale), contro i 2.933,52 euro della proposta iniziale”. Se un elemento particolarmente positivo è il superamento della tassa etnica, “arrivando alla parificazione del trattamento fiscale tra lavoratori frontalieri e residenti”, non lo è invece l’abbassamento del prelievo fiscale per i lavoratori autonomi considerata una “misura ingiustificata che non va affatto nella direzione dell’equità, tanto più considerando che queste categorie hanno dichiarato, nella maggior parte dei casi, redditi inverosimili. (…) La Centrale sindacale unitaria, sul fronte dei sistemi di accertamento dei redditi, può festeggiare a
metà dato che le sue richieste sono state accolte parzialmente: “È stata introdotta una Commissione formata da Governo, sindacato e categorie economiche che ha lo scopo di monitorare il funzionamento generale della nuova legge fiscale (…) Non è stata accolta la istituzione di una Banca dati centralizzata di raccolta dei dati finanziari con il superamento della riservatezza bancaria (…)
