San Marino Oggi sui contrasti nel governo per il decreto Mussoni

San Marino Oggi sui contrasti nel governo per il decreto Mussoni

San Marino Oggi:     Congresso diviso sul decreto lavoro / Critiche da tutti i congressisti, Ciavatta si oppone all’adozione Mussoni: “Da settembre la concertazione per la riforma”

 

Totale contrarietà di Ap al decreto sul Lavoro voluto dal segretario Mussoni.

Il segretario politico Stefano Palmieri critica fortemente il nuovo decreto sul lavoro, sia per il metodo utilizzato che per i contenuti. “Su una materia come questa non riteniamo corretto procedere con una decretazione d’urgenza, dato che sarebbe stato meglio procedere con una proposta di legge. Inoltre il decreto presenta ben 35 articoli nell’ultima formula che ci era stata sottoposta, praticamente quanto e più di una legge”.

Per Palmieri e Ap poi, anche il confronto nel Patto di fatto non ci sarebbe stato: “Non c’è stato un confronto in maggioranza perché non abbiamo avuto modo di approfondirlo quando lunedì ci è stato presentato. Di fatto il Patto si è spaccato e il segretario Mussoni  ha imposto di andare avanti lo stesso. Però ad esempio il nostro segretario agli Interni, Valeria
Ciavatta
  in Congresso  si è opposta e ha fatto mettere a verbale la sua contrarietà”.

E per Palmieri non si può ancora dire che il decreto è emanato. “Perché sia promulgato ha bisogno della firma della Reggenza e del segretario agli Interni e ancora non è stato firmato”.

Ap inoltre si dice dura anche per i contenuti. “Il decreto – prosegue Palmieri – prevede una liberalizzazione, entro certe percentuali, dei frontalieri. Noi non siamo assolutamente d’accordo perché prima va tutelato il nostro mercato interno e non si può aumentare con nuovo frontalierato.

Inoltre non tutela le fasce maggiormente a rischio come gli ultra 50enni che hanno perso lavoro, le donne e i giovani. Non va neppure a normare adeguatamente l’aspetto degli ammortizzatori sociali, che invece in molti casi sono usati in modo distorto, mentre nel decreto non viene fatta alcuna revisione. Insomma – conclude il segretario di Ap – ci sono 35 articoli che di fatto sono una legge che si vuole far passare senza l’adeguato confronto. Questo non è avvenuto ed anzi assistiamo ad un atto di imperio di Mussoni”.

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