San Marino. Osla su piano strategico del turismo

San Marino. Osla su piano strategico del turismo

La Segreteria di Stato per il Turismo ha recentemente inviato alle associazioni il Piano Strategico per il Turismo di San Marino con il quale si intende innalzare il contributo economico della filiera turistica fino a raddoppiarne il PIL attraverso la definizione di una vision e di azioni mirate al suo perseguimento.

In attesa di prossimi incontri con la Segreteria competente per gli approfondimenti necessari, OSLA si sofferma su due aspetti che balzano prepotentemente all’attenzione del lettore durante l’esame del Piano.

 Lo scontro fra la vision e la realtà. L’immagine turistica futura della Repubblica di San Marino è basata su fattori chiave che partendo da una nuova cultura interna, indispensabile sia a livello privato e pubblico (valorizzazione dell’unicità/identità e implementazione dei prodotti), incidono sulla tipologia e la qualità del turista (internazionalizzazione e innalzamento del target). I principi cardine della vision, infatti, sono sostenibilità, qualità, distintività, accessibilità e innovazione. Ciò attualmente è in contrasto con la realtà esistente. Il Piano evidenzia la necessità di ripensare e riqualificare tutta la filiera: dall’offerta ospitale e ristorativa non adeguate agli standard qualitativi del sistema ospitale internazionale; all’offerta commerciale troppo omogenea e percepita alla stregua di un bazaar con un basso indice di autenticità; alla gestione delle attrazioni storiche, culturali e ambientali che San Marino deve valorizzare e offrire in modo più convinto e professionale; fino alle azioni di marketing e promozione turistica che una nuova governance turistica dovrà essere in grado di gestire.

 Lo sviluppo e la realizzazione del Piano Strategico ruotano attorno a questa grave e problematica situazione di incongruenza. E ciò apre alla riflessione sul secondo aspetto che OSLA si propone di evidenziare.

 La necessità di una totale condivisione e unità di intenti. Mettere da parte pregiudizi, superare piccole e grandi ignoranze, uscire dagli steccati per aprirsi a nuovi ragionamenti ed esperienze siamo sicuri sia molto difficile. Altrettanto lo siamo, però, sul fatto che il passo sia necessario. La sfida non riguarda solo gli operatori economici, come potrebbe sembrare di primo acchito, ma riguarda tutti, dal responsabile politico al dirigente pubblico, al rappresentante di categoria. La sfida sarà vinta in tempi brevi se saremo anche capaci di attrarre e accogliere nuovi soggetti e potenziali investitori in grado di aiutare il processo di cambiamento e rinnovamento apportando competenze e risorse economiche.

OSLA ne è pienamente consapevole e, coerente con lo stimolo al nuovo che da sempre la contraddistingue, garantisce da subito la sua totale collaborazione in un’ottica di critica costruttiva.

 

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