L’informazione di San Marino: Dai Casalesi a Femia, osservatorio mafie Romagna punta il dito su San Marino
Non c’è solo il gioco d’azzardo come canale di penetrazione delle mafie in Romagna, dove alla ‘ndrangheta si accompagna la presenza sempre più massiccia della camorra e dei Casalesi in particolare. A riscontrare “particolare interesse” è il reinvestimento di capitali illeciti, “grazie anche alla presenza della Repubblica di San Marino”. Così come altre fattispecie di reato. E’ il panorama sulle infiltrazioni malavitose in Emilia-Romagna che emerge dalla mappatura del fenomeno realizzata dall’Osservatorio provinciale di Rimini sulla criminalità organizzata, prendendo in esame l’ultimo quinquennio che ha visto “sempre più profilarsi l’ipotesi di una sorta di colonizzazione per la ‘ndrangheta, mentre per la camorra e per la mafia siciliana le analisi compiute profilano scenari diversi”.
Come segnala il lavoro, le ‘ndrine calabresi sono “le più attive”, in particolare nell’Emilia occidentale e nell’area bolognese. La camorra e’’ “molto radicata, anche se non ai livelli della criminalità calabrese, nel territorio dell’Emilia Occidentale con una netta predominanza del clan dei Casalesi, in particolare le fazioni Schiavone e Zagaria”. Si va inoltre strutturando la sua presenza “anche nella zona romagnola e nella Repubblica di San Marino”. Infine per Cosa Nostra la presenza è “scemata, probabilmente anche a causa delle azioni di contrasto a livello nazionale. (…)