San Marino Oggi: Il test del Dna non basta a togliergli il figlio Il legale della moglie: “Ha avuto ciò che meritava”
“Ha ottenuto ciò che si meritava”, duro il commento dell’avvocato Tania Ercolani che segue la moglie del padre che ha avviato la causa per il disconoscimento del figlio. L’uomo ha chiesto e ottenuto che al bimbo venisse eseguito il test del Dna per accertare non fosse suo. Dopo che il giudice ha nominato il curatore, è stato quindi possibile eseguire il test che ha di fatto certificato come non fosse lui il padre. Ciononostante, il giudice ha rigettato la richiesta di disconoscimento, visto che non vi erano prove certe dell’adulterio.
La vicenda riguarda due sammarinesi, lei di origini straniere ma cittadina sammarinese, lui del posto. “In diritto – precisa l’avvocato della donna – avevamo ragione. La sentenza rende giustizia in tutti i sensi. E ora non ci stiamo ad assistere a questa scena: a lui che fa apparire questa situazione solo una disgrazia. La madre ha adottato una linea giuridica perfettamente aderente al dettato normativo. E comunque, non è vero nemmeno che il bimbo sarà condannato a questo padre: quando sarà maggiorenne, sarà lui se vorrà ad avviare l’azione di disconoscimento nei confronti del padre”.
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Marino di N. Montebelli