La Repubblica di San Marino è stata guidata lungo i secoli da una intellighenzia veramente straordinaria, in rapporto alla piccolezza e la marginalità del luogo. Intellighenzia che le ha permesso di navigare, indenne, fra i pericoli della storia anche quando ha incrociato la Grande Storia.
Non così negli ultimi decenni, causa i regali – avvelenati – avuti dall’Italia verso la metà degli anni Settanta.
L’avvio della procedura di infrazione Moneyval consegnata personalmente a Fiorenzo Stolfi a Strasburgo, segna l’inizio di un declino che ancora prosegue.
Ad aggravare il tutto in questa legislatura è arrivato (il 26 novembre 2009) l’accordo di collaborazione finanziaria con l’Italia, promotori Antonella Mularoni e Gabriele Gatti (beffati da Tremonti), firmato con la prospettiva del Memorandum di intesa fra Banca Centrale e Banca d’Italia.
I Vertici di Banca Centrale ed i politici si contesero il merito
della firma di detto accordo con relativo Memorandum.
Memorandum – lo si è appreso questi giorni – da considerare cassato.
Leggi, in proposito, l’articolo di Marino Cecchetti, La sovranità per un piatto di lenticchie, pubblicato anche su L’Informazione di San Marino, venerdì scorso.