San Marino. Precisazioni della Segreteria al Lavoro ad ‘Orgoglio Operaio’

San Marino. Precisazioni della Segreteria al Lavoro ad ‘Orgoglio Operaio’

Riceviamo e pubblichiamo: dalla Segreteria al Lavoro lettera aperta a ‘La Tribuna Sammarinese’:  assicurazioni e precisazioni in merito ad articolo di Orgoglio Operaio.

Spett.le Redazione

Tribuna Sammarinese

Sede
In riferimento all’articolo apparso sul Vostro giornale del giorno 24 novembre 2011 a firma di Orgoglio Operaio dal Titolo “Assume personale, ottiene gli sgravi fiscali, ma alla fine non riesce a pagare i dipendenti”, si tiene ad assicurare di aver subito richiesto agli Uffici competenti di porre in essere tutte le verifiche e le iniziative del caso per impedire un uso distorto degli strumenti che il nostro ordinamento prevede a sostegno di un sano e legale mercato del lavoro.  Corre l’obbligo tuttavia di precisare un particolare aspetto delle dichiarazioni riportate.
Si cita il “Decreto Mussoni” per le “facilità” da questo introdotte per assumere lavoratori in mobilità,  concludendo che tutto ciò avviene “… a scapito del lavoratore senza fermare il countdown della mobilità che gli farà perdere il diritto all’utilizzo di un anno di ammortizzatore”.
E’ proprio vero il contrario.
L’art. 20 del Decreto – Legge n.156/2011 ha profondamente innovato e modificato la precedente disciplina del 2010; era quest’ultima che prevedeva che il lavoratore in mobilità, comunque assunto sia a tempo determinato che indeterminato, “consumasse” il proprio ammortizzatore a vantaggio del minor costo del lavoro per il datore di lavoro. Il risultato era: contratto di lavoro a tempo determinato e mancanza di rinnovo terminato l’ammortizzatore sociale.

Il “Decreto Mussoni” ha invertito la prospettiva e ciò a tutela del lavoratore.

Infatti oggi, l’ammortizzatore sociale di cui gode il lavoratore in mobilità va a vantaggio del datore di lavoro solo ed esclusivamente se assume il lavoratore a tempo indeterminato. Se l’assunzione è a tempo determinato, il lavoratore “non consuma” il proprio ammortizzatore sociale ma lo conserva per sé, per sostenere il proprio reddito nei periodi di disoccupazione.

Quanto sopra, senza alcun spirito polemico ma per un contributo alla corretta informazione.
L’Ufficio Stampa della

Segreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Poste

[c.s.]

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